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Caffè? Meglio se verde per il benessere cardiovascolare

Il caffè verde è un alleato per la pressione sanguigna, secondo un nuovo studio il suo consumo migliorerebbe le prestazioni dell’enzima che indica il livello di cortisone, riducendo i fattori di rischio cardiovascolare

 
07 ottobre 2014 | 17:27

Caffè? Meglio se verde per il benessere cardiovascolare

Il caffè verde è un alleato per la pressione sanguigna, secondo un nuovo studio il suo consumo migliorerebbe le prestazioni dell’enzima che indica il livello di cortisone, riducendo i fattori di rischio cardiovascolare

07 ottobre 2014 | 17:27
 

Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di caffè verde, ma non tutti sono a conoscenza di cosa esso sia realmente e in cosa si differenzia dal caffè che tutti conosciamo. Quando si parla di Green Coffee, la mente viene automaticamente proiettata in foreste amazzoniche e in luoghi esotici dove si pensa possa svilupparsi e maturare questo chicco, che i più considerano semplicemente una versione “verde” di quello comune.



In realtà, non si tratta di un caffè esotico, ma di un chicco di caffè crudo, cioè non tostato, e dalla particolare colorazione color foglia. Questo chicco non viene tostato, ma semplicemente fatto essiccare. Contiene preziosi elementi, come l’acido clarogenico, l’acido quinico, le vitamine minerali e i polifenoli. Soprattutto questi ultimi, i polifenoli, sono importanti nel nostro organismo in quanto, una volta assimilati, interagiscono con la nostra biochimica attivando e regolando numerosi aspetti funzionali, che includono anche il sistema cardiovascolare.

A questo proposito, l’Institute for Scientific information on Coffee (Isic) segnala la ricerca scientifica “Il consumo di caffè verde riduce la pressione sanguigna e la composizione del sangue” , pubblicata sulla rivista BioMed Research International. Si tratta di uno studio pilota condotto su un campione di individui sani, ai quali è stato richiesto di consumare, per due settimane, caffè verde e caffè nero, per esaminare i diversi effetti sui marker cardiovascolari.

Dopo ogni consumo, sono stati analizzati una serie di parametri antropometrici tra cui la pressione del sangue, l’elasticità delle arterie e i valori delle urine. Le evidenze hanno mostrato che la pressione sistolica del sangue e l’elasticità arteriale si erano ridotte sensibilmente, senza alcun cambiamento nel consumo energetico. Inoltre, il livello di cortisolo/cortisone, indicato dall’enzima β-HSDI è risultato ridotto dopo l’assunzione di caffè verde.

Questi risultati suggeriscono che il caffè verde possa giocare un ruolo benefico nel ridurre i fattori di rischio cardiovascolare. Le evidenze di questo studio aggiungono un ulteriore tassello al quadro della letteratura scientifica sui benefici associati al consumo moderato di caffè, confermando come questa bevanda si addica a una dieta sana e bilanciata e a uno stile di vita attivo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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