Non solo la Vernaccia di San Gimignano è uno dei vini più antichi d’Italia, le cui origini certificate risalgono al XIII secolo; non solo è il primo vino in Italia a vedersi riconosciuta la Doc nel 1966: oggi scopriamo anche che la produzione di Vernaccia di San Gimignano è a bassissima emissione di CO2, uno dei gas responsabili dell’effetto serra. Questa la conclusione dello studio affidato dal Consorzio della Denominazione San Gimignano a Indaco2, società spin-off dell’Università di Siena, per scoprire quanta CO2 è emessa nel ciclo produttivo di una bottiglia di Vernaccia di San Gimignano, dalla coltivazione della vigna alla vinificazione in cantina fino all’imbottigliamento del vino.
La risposta più che positiva, considerando che lo studio fotografa la situazione reale, quindi precedente all’attuazione di eventuali correzioni al ciclo produttivo, è stata che il valore medio delle emissioni generate per la produzione di una bottiglia di Vernaccia di San Gimignano è di 0,90 kg di CO2 equivalente, un ottimo dato ben al di sotto della media ricavata da un campione di vini bianchi monitorati in Italia e un punto di partenza importante per intraprendere il percorso che conduce verso una produzione a emissioni zero.
Versatile negli abbinamenti
Ma la Vernaccia di San Gimignano ha anche un altro primato, quello di una versatilità negli abbinamenti gastronomici che nessun altro vino, bianco o rosso, può vantare: non a caso molti esperti enoici la definiscono un “vino rosso travestito da bianco”, che a seconda della tipologia e dell’annata è perfetto con tanti menu.
Così la Vernaccia di San Gimignano di annata è un ottimo abbinamento con tutti i primi piatti a base di salse bianche, insalate di riso e di pasta, con le verdure di tutte le stagioni e le loro preparazioni. Ma è sorprendente anche con la ribollita e tutte le sue varianti che si trovano in Toscana. La Vernaccia di San Gimignano è inoltre straordinaria con piatti a base di pesce preparati in qualsiasi modo: sempre la tipologia annata con il pesce crudo, al cartoccio e alla griglia, mentre la tipologia Riserva, più complessa da un punto di vista organolettico, è perfetta con tutte le fritture e le carni bianche, dal pollo al maiale. Per finire, è squisita con i formaggi freschi e di media stagionatura, dei quali esalta la sapidità. Provare per credere!
Per degustare al meglio la Vernaccia di San Gimignano è importante la temperatura di servizio, che deve essere di 8-10°C per la tipologia annata e 12-14°C per la Riserva.
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