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Per distinguere le categorie di birra è tutta una questione di... lievito

Non è il colore che classifica le varie tipologie di birra, bensì il ceppo di lievito che fermenta gli zuccheri disciolti all’interno del mosto; in base a questa variante nascono birre “lager”, “ale” o “sour beer”

di Andrea Felician
 
08 dicembre 2014 | 12:26

Per distinguere le categorie di birra è tutta una questione di... lievito

Non è il colore che classifica le varie tipologie di birra, bensì il ceppo di lievito che fermenta gli zuccheri disciolti all’interno del mosto; in base a questa variante nascono birre “lager”, “ale” o “sour beer”

di Andrea Felician
08 dicembre 2014 | 12:26
 

La birra è l’unica bevanda che si può ordinare in un bar indicando la quantità di prodotto che desideriamo consumare; a cos’altro potremmo pensare quando sentiamo dal bancone qualcuno dire “una da mezzo”? La birra però non è un’entità unica, di conseguenza come per le altre bevande alcoliche va divisa in categorie. La suddivisione “comune” è basata sul colore, che però risulta essere forviante ed estremamente imprecisa poiché la colorazione della birra, che dipende dal tipo di malto utilizzato, ci dice poco niente sul grado alcolico, l’aroma e la tipologia di prodotto che andiamo a consumare.



Le birre vengono suddivise correttamente in base al ceppo di lievito che fermenta gli zuccheri disciolti all’interno del mosto. Di conseguenza vi sono birre lager o di bassa fermentazione (Saccaromices Carlsbergensis) e birre ale o di alta fermentazione (Saccaromices Cerivisiae). Molto meno famose ma comunque da non dimenticare sono le birre di stile sour beer o fermentazione spontanea la cui fermentazione è attuata da molte diverse tipologie di microrganismi provenienti dall’aria. All’interno di ognuna di queste grandi famiglie possiamo trovare molte diverse sottocategorie stilate dal Bjcp (Beer judge certification program) in cui sono raggruppati i vari stili birrai.

Lager
Pilsner: lo stile più diffuso al mondo, fresca e piacevolmente amara la birra di stile pilsner (o pils) nasce in Repubblica Cieca. Dal colore dorato, grazie all’utilizzo di un’acqua con bassa durezza e al non elevato grado alcolico risulta essere piacevolmente rinfrescante e ben bilanciata.

Dark Lager: di cui fanno parte le birre di tipo dunkel e schwarzbier hanno una tinta color tonaca di frate, sono birre il cui grado alcolico è solitamente tra il 5% e il 6%. Al palato si presentano dolci e con sentori di torrefatto, cioccolato o caffè dovuti principalmente al tipo di malto speciale utilizzato.

Light Lager: famiglia che accumuna vari sottostili come dortmunder e helles; le birre appartenenti a questa famiglia sono caratterizzate da un colore dorato, piacevolmente rinfrescanti e leggere. Presentano un ottimo equilibrio gustativo tra le note dolci del malto e l’amaro conferito dal luppolo.

European Amber Lager: di questa categoria fanno parte gli stili märzen e vienna; si presentano con un grado alcolico superiore rispetto a molti altri stili lager che si attesta intorno al 6%. Con tinte che sfumano dall’arancio al dorato sono birre solitamente più dolci rispetto alle pils e più corpose.

Bock: sono birre di bassa fermentazione, poco luppolate e più forti (almeno 7% di alcool) rispetto alle normali lager. Sono caratterizzate da tinte che variano dal rosso al marrone, con un sapore dolce e degli aromi che vanno dal lieve affumicato, al caramellato fino al tostato a seconda dei malti speciali utilizzati in ricetta.

Ale
Light Hybrid Beer: famiglia che comprende vari stili diversi come cream ale, kölsch e blond ale. Sono birre di colore tra il dorato e il paglierino che presentano note di malto e sono caratterizzate da una luppolatura leggera e un grado alcolico tra il 4% e il 5%.

Amber Hybrid Beer: in cui si possono ritrovare vari sottostili come le california common o le altbier. Si presentano con un colore dorato carico e un degli aromi di malto e cereale ben bilanciati dal luppolo; in alcune birre si possono anche percepire note fruttate.

English Pale Ale: le birre appartenenti a questo stile hanno un colore tra il dorato carico e l’arancio, presentano note maltate e di caramello ma si possono anche percepire aromi floreali, fruttati o resinosi dovuti ai luppoli speciali utilizzati.

Scottish/Irsih Ale: sono degli stili di birra che presentano una grande variabilità di grado alcolico; si passa infatti dal 4-5% delle irish ale, fino al 6-10% delle scottish ale. Sono birre caratterizzate da sentori di malto che conferiscono sapori dolci e caramellati. Alcune sono anche caratterizzate da una marcata secchezza finale.

American Ale: bionde, rosse oppure un po’ scure queste birre risultano essere molto diverse tra loro. Per le blond american ale solitamente si possono identificare aromi preponderanti di luppolo, le amber american ale si presentano equilibrate grazie al dolce del malto piacevolmente mitigato da un amaro non eccessivo mentre le brown american ale risultano essere molto dolci..

English Brown Ale: le birre appartenenti a questo stile sono invece birre caratterizzate da aromi di cioccolato, nocciola e affumicato. Presentano un colore marrone, come il nome suggerisce, e una gradazione alcolica che oscilla tra il 3% e il 5%.

Porter: lo stile porter è caratteristico in quanto la luppolatura molto lieve fa si che siano la dolcezza e gli aromi del malto a essere preponderanti. I sentori più comuni in questo stile birraio sono: torrefatto, liquerizia e nocciola.

Stout: le stout si presentano al bevitore con un minaccioso colore nero tenebra dovuto all’utilizzo del malto tipo black in ricetta. La gradazione alcolica varia molto dal 4% delle dry stout al 12% delle russian imperial stout. I sentori che però si possono facilmente distinguere sono: torrefatto, caffè e liquerizia. Solitamente presentano un retrogusto abbastanza secco.

India Pale Ale: comunemente chiamate (IPA) questo stile vede una preponderanza degli aromi luppolati grazie a un’aggiunta tardiva di luppolo post fermentazione che prende il nome di dry hopping che consente la maggior solubilizzazione dei composti aromatici del luppolo, persi in fase di bollitura, nella birra. Gli aromi variano molto a seconda del tipo di luppolo utilizzato e si possono identificare aromi fruttati o speziati, il colore può andare dal dorato al rosso vivo.

German Wheat/Rye Beer: grande famiglia che racchiude in sé stili molto diversi. Queste birre sono caratterizzate dal presentare una percentuale importante di frumento o segale sui grani totali della ricetta. Il colore può variare dal classico paglierino dorato delle weizen fino al rosso scuro delle weizenbock così come il grado alcolico che oscilla dal 4.5% all’ 8%. I sentori tipici di queste birre sono crosta di pane, vaniglia e banana e derivano dal metabolismo azotato del lievito.

Belgian/French Ale: categoria che al suo interno racchiude vari stili birrai diversi. Vi si possono ritrovare birre leggere dal colore paglierino leggero, dai sentori fruttati o speziati e dal sapore leggermente acidulo, come le saison e le blanche/wit, e birre scure corpose con sentori maltati e un elevato grado alcolico come le biere de garde e le belgian specality ale.

Belgian Strong Ale: come suggerisce il nome le birre che appartengono a questa categoria sono birre forti e corpose con una gradazione alcolica minima del 6.5% e con un colore che può variare dal rosso rubino di una dubbel, al dorato di una tripel, al tonaca di frate di una belgian dark strong ale. Tutte queste birre però, pur essendo molto eterogenee, si presentano piacevolmente dolci e in quasi tutte si possono identificare sentori maltati e di caramello.

Strong Ale: categoria che racchiude in sé numerose birre di stile inglese quali barley wine e old ale. Sono birre caratterizzate da un grado alcolico forte e da un colore scuro che varia dal rosso al marrone. Molte subiscono un affinamento in botte che le porta ad avere una maggiore complessità aromatica.

Sour Beer
Berliner Weisse: birre tipiche della zona di Berlino, ottenute grazie alla fermentazione spontanea che conferisce loro aromi sulfurei e un’acidità notevole.

Flanders Red Ale: tipiche delle fiandre queste birre sono invecchiate in grandi botti di legno dove subiscono un processo ossidativo che crea una grande complessità di aromi che variano dal maltato al fruttato.

Gueze/Lambic
: questi due stili di fermentazione spontanea sono tipici del Belgio e in particolare della regione del Pajottenland. Le lambic sono birre senza anidride carbonica, completamente piatte e invecchiate in botte per un periodo che può durare fino a tre anni. Le gueze invece sono date dall’unione di lambic e di mosto “giovane” di conseguenza risultano essere frizzanti. Entrambi questi stili sono caratterizzati da un’ elevata acidità e da sentori amari.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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