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Allergeni indicati in menu, tanti dubbi Fipe crea un software per fare chiarezza

Il regolamento Ue sulle etichette è entrato in vigore da qualche giorno, ma mancano delle precise indicazioni su come applicarlo, perciò Fipe ha ideato un software che facilita l’identificazione degli allergeni nei menu

 
16 dicembre 2014 | 14:08

Allergeni indicati in menu, tanti dubbi Fipe crea un software per fare chiarezza

Il regolamento Ue sulle etichette è entrato in vigore da qualche giorno, ma mancano delle precise indicazioni su come applicarlo, perciò Fipe ha ideato un software che facilita l’identificazione degli allergeni nei menu

16 dicembre 2014 | 14:08
 

Vita più complicata per i ristoratori e per chiunque somministra alimenti e bevande. Da sabato scorso, 13 dicembre, è scattato l’obbligo di fornire indicazioni scritte ai clienti sugli ingredienti che possono scatenare allergie alimentari contenuti nei piatti dei loro menu. Al momento attuale, però, mancano ancora due provvedimenti di natura legislativa e una circolare interpretativa che possano fare chiarezza completa sull’argomento e precisare adempimenti e sanzioni.



Per venire incontro alle denunciate difficoltà dei ristoratori, Fipe-Confcommercio ha realizzato un software e lo ha messo a loro disposizione per il tramite delle associazioni territoriali del sistema. Tale programma facilita l’identificazione degli allergeni contenuti nei piatti preparati.

Poiché fra le indicazioni che il nostro Governo non ha ancora fornito rientra anche la modalità esatta di comunicazione al cliente sugli allergeni presenti, al momento è previsto che l’elenco degli allergeni debba essere realizzato comunque in forma scritta. In base a un sondaggio realizzato dal centro studi Fipe, risulta che la modalità più adeguata per informare il cliente per il 36% dei ristoratori è la comunicazione a voce.

Il 23,7% ritiene più opportuno inserire una nota all’interno del menu, mentre il 12% del campione preferirebbe che fosse il cliente a comunicare le allergie o le intolleranze alimentari; un altro 12% ritiene più opportuno predisporre un documento specifico, cioè una sorta di libro degli allergeni. Sta di fatto che, a giudizio di Fipe, occorrerebbe lasciare all’esercente la scelta di come comunicare alla propria clientela gli allergeni presenti nel menu.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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13/01/2015 17:15:10
2) La burocrazia non ha confini!
E' l'ennesima dimostrazione di come si voglia complicare la vita, in un momento come questo, ai ristoratori e a coloro che cercano di svolgere la loro attività seriamente. La burocrazia non ha confini! Siamo i primi a conoscere o a cercare di sapere nei minimi particolari le esigenze dei nostri clienti, nonostante tutto veniamo sempre considerati come persone senza sensibilità che hanno sempre e comunque bisogno di una balia per poter fare il nostro mestiere. non ne possiamo più.
Andrea Vannucci
Ristoratore
Ristorante SILVIO-LASTORIA A TAVOLA"
20/12/2014 19:54:00
1) Siamo un popolo che ama complicarsi la vita!
Secondo me deve essere il cliente a dire al ristoratore quali sono i suoi problemi con il cibo! E' giusto che gli allergeni siano scritti assieme agli ingredienti sulle confezioni di alimenti che acquistiamo perchè non c'è nessuno a cui chiedere cosa contengono ma al ristorante è diverso perchè si può chiedere e avvisare il cameriere o lo chef! La storia di quel campione di tennis italiano che ha collezionato dieci ricoveri per insistere a mangiare il tiramisù è incredibile, cosa succederebbe se gli accadesse di nuovo? Di chi sarebbe la responsabilità in caso di superficialità da parte del cliente? Si vogliono forse scaricare tutte le responsabilità sui ristoratori? Distinti saluti,
salvatore rispoli



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