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La cultura del tartufo candidata a Patrimonio Unesco

La cultura del tartufo, insieme alla Perdonanza celestiniana, sono state candidate dalla comunità di Norcia a Patrimonio immateriale dell'umanità Unesco. La Commissione italiana ha già inviato il dossier a Parigi, sottolineando l'importanza della tradizione del tartufo nei territori colpiti dal terremoto

27 marzo 2017 | 11:55
La cultura del tartufo 
candidata a Patrimonio Unesco
La cultura del tartufo 
candidata a Patrimonio Unesco

La cultura del tartufo candidata a Patrimonio Unesco

La cultura del tartufo, insieme alla Perdonanza celestiniana, sono state candidate dalla comunità di Norcia a Patrimonio immateriale dell'umanità Unesco. La Commissione italiana ha già inviato il dossier a Parigi, sottolineando l'importanza della tradizione del tartufo nei territori colpiti dal terremoto

27 marzo 2017 | 11:55
 

La cultura del tartufo è stata candidata per la lista del Patrimonio immateriale Unesco dalla Commissione italiana, insieme alla Perdonanza celestiniana, rito religioso a L'Aquila. Si è fatta promotrice di queste candidature la comunità di Norcia. La Commissione, inviando il dossier a Parigi, ha dato mandato ai ministeri dei Beni culturali e delle Politiche agricole di sottolineare quanto sia rilevante la vocazione agricola nei territori colpiti dal terremoto e l'impatto tradizionale del tartufo.

La cultura del tartufo candidata a Patrimonio Unesco

Nella lista del patrimonio immateriale Unesco è ora in corsa L'arte dei pizzaiuoli napoletani. L'esito di questa valutazione, precisa l'esperto legale e curatore del dossier di candidatura Pier Luigi Petrillo, sarà noto a ottobre prossimo, mentre dal 4 all'8 dicembre 2017, a Seul in Corea del Sud, si saprà se la pizza entrerà ufficialmente nella prestigiosa lista Unesco.

Oggi la Commissione italiana per l'Unesco ha ricandidato la Perdonanza Celestiniana, e la valutazione di questo dossier prenderà il via a Parigi quest'anno per concludersi nel 2018. Da oggi poi, con voto unanime della Commissione su La cultura del tartufo, è stata ipotecata la candidatura italiana 2018, con valutazione nell'anno successivo, il 2019.

La candidatura della Cultura del tartufo a Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco è un passo importante per difendere un sistema segnato da uno speciale rapporto con la natura in un rito ricco di aspetti antropologici e culturali che sviluppa nei territori vocati un business stima in oltre mezzo miliardo di euro. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare il via libera all'unanimità della Commissione italiana per l'Unesco della candidatura della “cultura del tartufo” anche come sostegno a Norcia e alle altre aree del sisma.

Un segnale di attenzione che arriva dopo l’inaugurazione lo scorso 24 febbraio della Fiera del Tartufo di Norcia da parte del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che ne ha sottolineato l’importanza per rilanciare il turismo nelle zone del terremoto. La richiesta di candidare a bene immateriale vivente da proteggere le Pratiche e conoscenze della cultura del tartufo è sostenuta dalle 54 città italiane del tartufo, di 14 regioni lungo tutto lo stivale, insieme alle associazioni interessate.

Un atto di attenzione che tiene conto dell'importanza della vocazione rurale e culturale dei territori del Centro Italia colpiti dal terremoto, e che vedrà impegnati in una lavoro congiunto Mibact e Mipaaf, col contributo delle comunità interessate.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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