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Consorzi di tutela, lotta ai “falsi” In 2 anni, 5mila controlli in Europa

Sono stati presentati a Montecitorio alcuni dati sulle attività dei Consorzi di tutela di prodotti Dop e Igp italiani in tutta Europa. 990 le visite nei punti vendita e 5mila i controlli in nove paesi europei. Il Consorzio mozzarella Dop ha annunciato che raddoppierà le sue verifiche nel 2017 incrementando le collaborazioni

di Mariella Morosi
16 maggio 2017 | 16:07
Consorzi di tutela, lotta ai “falsi” 
In 2 anni, 5mila controlli in Europa
Consorzi di tutela, lotta ai “falsi” 
In 2 anni, 5mila controlli in Europa

Consorzi di tutela, lotta ai “falsi” In 2 anni, 5mila controlli in Europa

Sono stati presentati a Montecitorio alcuni dati sulle attività dei Consorzi di tutela di prodotti Dop e Igp italiani in tutta Europa. 990 le visite nei punti vendita e 5mila i controlli in nove paesi europei. Il Consorzio mozzarella Dop ha annunciato che raddoppierà le sue verifiche nel 2017 incrementando le collaborazioni

di Mariella Morosi
16 maggio 2017 | 16:07
 

Persistono i casi di contraffazione e pirateria in campo alimentare e del commercio abusivo: lo ha dimostrato il monitoraggio collettivo effettuato nell'ultimo biennio 2016/17 in 9 Paesi Europei, i cui risultati sono stati resi noti a Roma, in un convegno alla Camera dei Deputati. L'azione congiunta contro l’agropirateria e l’italian sounding è stata messa in atto da sei consorzi di tutela aderenti all'Aicig (Associazione italiana Consorzi Indicazioni Geografiche). Impegnati nel progetto sono stati il Consorzio Tutela Grana Padano Dop, il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp, il Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano Dop, il Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, il Consorzio Prosciutto di Parma Dop e il Consorzio Tutela Prosecco Doc in collaborazione con la Commissione Parlamentare di Inchiesta sui Fenomeni della Contraffazione.

Consorzi di tutela, lotta ai falsi In 2 anni, 5mila controlli in Europa

Grave il danno che si continua a fare all’immagine della nostra produzione agroalimentare, frutto di una combinazione unica di fattori umani ed ambientali caratteristica di un determinato territorio, penalizzandola nel suo valore culturale ed economico. Ancora una volta, a Montecitorio, sono stati denunciati casi come la vendita di pizze e altri prodotti con riferimenti alla Mozzarella di Bufala Campana Dop sul mercato tedesco, abuso del termine Parmesan e “aceti balsamici” in Inghilterra e Francia, Prosciutto di Parma affettato fuori dalla zona di origine (Olanda), diversi utilizzi illeciti del termine Grana ed evocazioni come “Perisecco” e “Più Secco”. Questo continua ad accadere nonostante la normativa comunitaria sia stata aggiornata anche sulla base delle pressioni italiane che chiedevano maggiori tutele per i prodotti Dop e Igp in tutta Europa, anche con introduzione della tutela ex-officio.

Si trattava dunque di alimentare questa nuova forma di protezione, compiendo un monitoraggio a tappeto dei punti vendita in tutta Europa, con azione sinergica dei consorzi e coordinamento costante con l’Ispettorato centrale repressione frodi del Mipaaf. «Il lavoro fatto in questi anni dai consorzi di tutela insieme all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi (Icqrf) del Mipaaf - ha detto Mario Catania, presidente della Commissione Parlamentare - è risultato prezioso per la tutela del nostro Made in Italy in Europa e per la lotta alla contraffazione dei marchi e dei prodotti. Le Dop e le Igp sono parte fondamentale del nostro patrimonio agroalimentare sia per qualità che per quantità ed è un bene che i consorzi di tutela siano attori in questa battaglia. Il sistema messo in campo, che prevede una partecipazione comune dei consorzi che si supportano tra di loro nei controlli, e una sorta di sussidiarietà con l’Icqrf è un modello positivo da seguire con interesse».

Negli ultini due anni - secondo il monitoraggio - sono state effettuare 990 visite nei punti vendita di 9 Paesi europei: Austria, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera), oltre a 5.000 controlli e circa 24mila referenze. Le attività di monitoraggio e tutela in un comparto che solo in Italia conta 291 registrazioni (vini esclusi) su un totale di 1.380 europee, sono strumenti indispensabili per una crescita sostenibile: il valore al consumo della produzione certificata del totale comparto food delle IG italiane ammonta a 13,3 miliardi di euro.

Per Paolo Russo, membro della stessa Commissione, «sinergia e tutela sono due elementi fondamentali per il corretto sviluppo del sistema agroalimentare nazionale e fa piacere vedere che tanti Consorzi, da nord a sud, collaborino per perseguire l’interesse comune». Tra gli interventi dei responsabili dei consorzi, quello di Stefano Berni, direttore del Consorzio Grana Padano: «Monitorare i mercati nazionale, europeo e quelli dei principali Paesi importatori - ha detto - è un’azione di tutela anche dei consumatori - che scelgono i nostri prodotti. Abbiamo il dovere di garantire un mercato trasparente che non sia inficiato da comportamenti scorretti. In questo senso, la prima azione è quella di monitoraggio che, in caso di irregolarità, genera dei procedimenti ex-officio. Il modo più efficace per operare è la collaborazione, l'azione collettiva e condivisa tra diversi consorzi e con l'autorità pubblica».

Tra gli interventi, anche quello di Luca Bianchi, capo dipartimento delle Politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca del Mipaaf: «Tutelare un prodotto vuol dire farlo conoscere, e noi anche quest’anno garantiremo attraverso dei fondi un supporto alle attività a tutela dei Consorzi sui mercati internazionali». Per Stefano Vaccari, capo dipartimento dell’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e della repressione frodi, “l’esperienza operativa dell’Icqrf, con oltre 1.800 interventi a tutela del made in Italy fuori dei confini nazionali e sul web, mostra come la stretta cooperazione tra Autorità di controllo e Consorzi di Tutela sia vincente per difendere i prodotti italiani». Soddisfazione per il progetto è stata espressa da Cesare Ponti, vicepresidente di Federalimentare, perché «le Dop e le Igp - ha detto - rappresentano la punta di diamante del nostro sistema agroalimentare».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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