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Se di un viaggio rimane nel cuore il cibo In Spagna il migliore, in Uk il peggiore

La moda di adesso è quella di scegliere le vacanze a seconda della tradizione enogastronomica della meta preferita. Ma da sempre il cibo è uno degli aspetti che ci rimangono nel cuore tornati da un viaggio oppure che rappresentano la nota stonata, se non siamo stati soddisfatti di ciò che abbiamo assaggiato.

03 agosto 2018 | 11:22
Se di un viaggio rimane nel cuore il cibo 
In Spagna il migliore, in Uk il peggiore
Se di un viaggio rimane nel cuore il cibo 
In Spagna il migliore, in Uk il peggiore

Se di un viaggio rimane nel cuore il cibo In Spagna il migliore, in Uk il peggiore

La moda di adesso è quella di scegliere le vacanze a seconda della tradizione enogastronomica della meta preferita. Ma da sempre il cibo è uno degli aspetti che ci rimangono nel cuore tornati da un viaggio oppure che rappresentano la nota stonata, se non siamo stati soddisfatti di ciò che abbiamo assaggiato.

03 agosto 2018 | 11:22
 

La moda di adesso è quella di scegliere le vacanze a seconda della tradizione enogastronomica della meta preferita. Ma da sempre il cibo è uno degli aspetti che ci rimangono nel cuore tornati da un viaggio oppure che rappresentano la nota stonata, se non siamo stati soddisfatti di ciò che abbiamo assaggiato.

Addirittura, rientrati alla base, ci affanniamo a ricreare certi sapori e certi profumi che abbiamo scoperto in vacanza, per golosità o, semplicemente, per ricreare quell’atmosfera spensierata. Qualche volta ci accorgiamo che quel piatto o quella bevanda non hanno lo stesso sapore perché il contesto non è lo stesso.

(Se di un viaggio rimane nel cuore il cibo In Spagna il migliore, in Uk il peggiore)

Ma quali sono i Paesi che riescono a rubarci il cuore con un piatto? Secondo un’indagine Doxa è la Spagna a dominare mentre dall’Inghilterra ci portiamo a casa solo il sospiro di sollievo per poter tornare a gustare il nostro cibo.

La tavola spagnola conquista il podio con quasi 1 preferenza su 2 (43%), davanti alla greca (23%) e alla francese (21%); più staccate Croazia (9%), Stati Uniti, Paesi del Sud America e Portogallo con l'8%. Tra le specialità più richieste ci sono la paella, le tapas che conquistano il 55% dei millenials, le bonuelos con jamon serrano e mandorle, i calamari e il baccalà.

Crêpes e croques, due piatti emblematici della cucina francese, sono apprezzati in modo particolare dagli adulti, con un picco di preferenze del 56% dai 55 anni su. Poca differenza tra giovani e meno giovani nei consensi per la cucina greca che varia dal 18% delle preferenze per gli under 25 al 25% per i millennials; e questo per tzatziki, gyros, dolmadakia e souvlaki di pollo.
Flop invece per il Regno Unito, che è il terzo Paese più visitato (42%) dagli italiani dietro a Spagna e Francia, ma che è molto poco amato in ambito culinario e meno di 1 su 10 degli intervistati vorrebbe riassaporare anche a distanza di tempo specialità tipiche britanniche.

Quanto alle specialità da replicare, dopo pollo al curry e crêpes (43%), ci sono cous cous e insalata greca (40%); più staccato il sushi con il 30% dei voti, che batte i noodles (20%) e i dim sum (15%), posizionandosi in vetta alle preferenze dei più giovani, secondo solo al cheeseburger (45%).

Alla complicata domanda posta dall’indagine su quale piatto potrebbe mai rimpiazzare pasta o pizza, il 15% degli intervistati sceglierebbe il cous cous, il 12% il sushi, il 10% un'insalata greca e il 6% il kebab..

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