Le prime campanelle della scuola stanno suonando e con loro arrivano le prime “polemiche”. Su tutte quella legata alla mensa scolastica tra sentenze del Consiglio di Stato e indici di gradimento. Un’indagine di Coldiretti/Ixè rivela che uno studente su 4 critica il cibo della scuola.
Il 71% addirittura ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per
educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12% ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più.
Il tema dell’alimentazione, sempre più importante, assume una valenza ulteriormente importante se si considera che di mezzo ci sono gli studenti, nel pieno del loro sviluppo ma soprattutto sempre meno abituati a mantenere una dieta corretta. Dunque sta alla scuola fare da istruttrice anche in questo. Un bambino su tre (30,6%) pesa ancora eccessivamente anche se negli ultimi anni si è verificata una leggera riduzione proprio per effetto dell’impegno sull’educazione alimentare a scuola e nelle case, secondo l’indagine Okkio alla salute.
Un risultato incoraggiante che dimostra la necessità di continuare ad investire sull’educazione alimentare a partire dalla scuola dove va privilegiato il consumo di prodotti salutari. Il 20% dei genitori infatti dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura. Per assicurare una migliore alimentazione ma anche per educare le nuove generazioni secondo il 36% degli italiani è importante privilegiare nelle mense scolastiche i cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e garantiscono genuinità e freschezza.