Primavera, cala il prezzo delle verdure Commercio al dettaglio, +1,4% in valore

15 marzo 2017 | 11:54
A marzo con l’arrivo delle nuove produzioni si spegne la fiammata dei prezzi delle verdure del 37% per effetto del maltempo che con gelo e neve ha decimato le coltivazioni agricole e contribuito ad aumentare il carrello della spesa e l’inflazione a febbraio. A dirlo sono i dati Istat sull’inflazione che raggiunge a febbraio il valore tendenziale dell’1,6% mentre il commercio al dettaglio registra un aumento, un incremento congiunturale dell'1,4% in valore, il più ampio da cinque anni.


Con l’arrivo del bel tempo e l’aumento dell’offerta disponibile le quotazioni stanno rientrando dopo i balzi fatti registrare a gennaio e a febbraio in cui l’aumento è stato consistente anche per la frutta con un rincaro del 9,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’andamento anomalo dei prezzi delle verdure ha di fatto falsato anche il balzo delle vendite in valore nel commercio al dettaglio a gennaio come dimostra il fatto che per gli alimentari l’incremento sul mese precedente raggiunge il 2,3%, quasi il doppio della media.
 
I cambiamenti climatici con lo sconvolgimento dei normali cicli stagionali impattano sull’economia e rappresentano una sfida anche per i consumatori che sono costretti a fare i conti con le fluttuazioni anomale nei prezzi dei prodotti che mettono nel carrello della spesa.
 
L’ondata di maltempo ha provocato a gennaio danni nelle campagne superiori ai 400 milioni di euro dalla Puglia alla Basilicata, dalle Marche al Lazio, dall’Abruzzo al Molise, dalla Sicilia alla Calabria, dalla Campania alla Sardegna con decine di migliaia le aziende agricole che hanno perso le produzioni di ortaggi invernali prossimi alla raccolta, dai carciofi alle rape, dai cavolfiori alle cicorie, dai finocchi alle scarole, per effetto del gelo che ha bruciato le piantine, ma sono saltate molte consegne di verdure salvate e di latte per i problemi di viabilità soprattutto nelle aree interne.

Gravi sono anche i danni che si sono verificati sugli agrumeti così come per i vigneti di uva da tavola che hanno ceduto sotto il peso della neve. Un’ondata di maltempo che ha colpito i principali paesi produttori dell’Europa, dall’Italia alla Spagna fino alla Grecia con rincari spinti dal crollo delle disponibilità con gli scaffali vuoti.

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Alberto Lupini


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