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Partnership tra Birra Peroni e Crea Campus per la formazione e l’innovazione

di Mariella Morosi
 
19 giugno 2018 | 12:46

Partnership tra Birra Peroni e Crea Campus per la formazione e l’innovazione

di Mariella Morosi
19 giugno 2018 | 12:46
 

Grazie al protocollo d’intesa siglato a Roma vengono messe a sistema e implementate le iniziative di formazione e training che Peroni già sviluppa da tempo a sostegno della sua filiera agricola.

Dalla collaborazione tra Birra Peroni e Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, è nata una nuova realtà: un campus per la formazione e l’innovazione nella coltivazione sostenibile dell’orzo distico da birra e del malto, italiani al 100%, alla base della produzione birraria del marchio. Il progetto è stato presentato a Roma nella sede del Crea dal suo presidente Salvatore Parlato, da Federico Sannella, direttore relazioni esterne Birra Peroni, e da Chiara Di Pietro, brand manager Peroni Family, alla presenza del sottosegretario al ministero delle Politiche agricole, Alessandra Pesce. Ha moderato il dibattito il giornalista Giorgio Dell’Orefice.

Federico Sannella, Alessandra Pesce, Giorgio Dell’Orefice, Salvatore Parlato, Chiara Di Pietro (Partnership tra Birra Peroni e Crea Campus per la formazione e l’innovazione)
Federico Sannella, Alessandra Pesce, Giorgio Dell’Orefice, Salvatore Parlato, Chiara Di Pietro

«È un ulteriore step - ha detto Federico Sannella - coinvolgere la ricerca, non solo dal punto di vista agronomico ma per la formazione a favore dell’intera filiera, mettendo insieme l’agricoltura con il mondo della trasformazione per la massima tracciabilità e qualità. Vogliamo condividere il nostro know how con alcune importanti università italiane con le quali ci impegneremo, insieme al Crea, nella diffusione e promozione della cultura della qualità e l’affermazione del Made in Italy». Al Campus Peroni hanno già aderito i Dipartimenti di scienze agrarie delle Università di Firenze, Perugia, Teramo e Tuscia, i cui studenti avranno la possibilità di seguire un percorso didattico che prevede momenti di lezione, workshop e visite nei campi.

«L’iniziativa di oggi - ha detto Salvatore Parlato - rappresenta l’inizio di una proficua collaborazione orientata alla valorizzazione delle nostre produzioni in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale attraverso l’attività di formazione e la consulenza alle imprese. La filiera orzo-birra richiede l’uso di varietà di orzo appositamente selezionate e adatte alle condizioni pedoclimatiche italiane così come l’uso di tecnologie di precisione per la gestione e il monitoraggio delle colture, utilizzando anche sistemi di integrazione di dati diversi, compresi quelli meteorologici».

(Partnership tra Birra Peroni e Crea Campus per la formazione e l’innovazione)

La tracciabilità e la qualità di un prodotto è alla base di una domanda crescente dei consumatori e non può che cominciare dalla provenienza dei prodotti agricoli. Un’esigenza - ha sottolineato il sottosegretario Pesce - che il Mipaaf poterà avanti nelle sue linee di governo: «Questo progetto ricalca nei suoi obiettivi il modello virtuoso di scambio tra ricerca, formazione e produzione e ci consente di guardare con fiducia all’agroalimentare del futuro grazie all’integrazione tra innovazione e nuove generazioni per innalzare competitività e sostenibilità».

In pratica gli agricoltori della filiera saranno tutor degli studenti che potranno apprendere tecniche e modelli della coltivazione dell’orzo distico da birra, del processo di maltazione e come gestire una moderna azienda agricola. Da non trascurare tuttavia l’elemento reddituale che spesso frena lo sviluppo di iniziative. La collaborazione con il mondo accademico garantirà inoltre un’opportunità in più anche ai 1.500 agricoltori della filiera Peroni, ad oggi al lavoro su circa 17mila ettari di campi coltivati ad orzo tra Umbria, Lazio, Toscana, Molise, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Marche, Campania e Puglia.

(Partnership tra Birra Peroni e Crea Campus per la formazione e l’innovazione)

«La qualità Peroni - ha detto Chiara Di Pietro - nasce e cresce durante quel percorso che lega la passione dei nostri agricoltori, che lavorano per produrre l’orzo che diventerà poi Malto 100% Italiano, all’esperienza dei mastri birrai che forgia le caratteristiche uniche della nostra birra, prodotto pensato, fatto e amato in Italia, simbolo di convivialità e dello stare insieme, ma anche di legame con i territori e con le persone. Nata nel 1846, è una birra di alta qualità - la bionda per eccellenza - prodotta, oggi come allora, solo con ingredienti selezionati». Nell’occasione è stata presentata la nuova bottiglia con lo speciale bollino che ne garantisce la tracciabilità e l’origine tutta made in Italy.

Per informazioni: www.peroni.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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