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La sai l’ultima su Immuni? Un call center affidato ad Arcuri

Dopo disservizi, notifiche in ritardo e problemi persino a segnalare una positività, il ministro della Salute Speranza annuncia un supporto telefonico nazionale. Che sarà gestito dal commissario. Lo stesso dei pasticci con mascherine e banchi a rotelle. Così il tracciamento, che serviva nei ristoranti, fa una brutta fine.

di Marcello Pirovano
 
09 novembre 2020 | 12:30

La sai l’ultima su Immuni? Un call center affidato ad Arcuri

Dopo disservizi, notifiche in ritardo e problemi persino a segnalare una positività, il ministro della Salute Speranza annuncia un supporto telefonico nazionale. Che sarà gestito dal commissario. Lo stesso dei pasticci con mascherine e banchi a rotelle. Così il tracciamento, che serviva nei ristoranti, fa una brutta fine.

di Marcello Pirovano
09 novembre 2020 | 12:30
 

La sai l’ultima sull’app Immuni? Hanno creato una specie di call center, nel bel mezzo della seconda ondata che sta travolgendo il Paese, affidandone la gestione al commissario straordinario Domenico Arcuri. E così lo strumento chiave che doveva servire a tracciare il contagio di coronavirus in Italia, magari preservando dalla chiusura totale luoghi dove è possibile rispettare le misure di sicurezza come bar e ristoranti, finisce nelle mani del solito funzionario di Stato che, per la verità, fin qui non ne ha azzeccata mezza.

Il commissario dei pasticci con mascherine e banchi a rotelle
Se c’è una cosa da cui infatti mister Invitalia non è stato immune sono le critiche. Al di là delle gaffe più banali - come quella degli aiuti che dovevano arrivare dagli aerei della… «Unione sovietica» -, Arcuri è incappato nel disastro della fornitura delle mascherine durante la prima ondata, e poi nel pasticcio dei bandi per l’arredamento scolastico, che alla fine hanno partorito solo i vituperati banchi a rotelle. Serviti a poco, visto che la scuola è stata in gran parte chiusa poco dopo essere stata finalmente riaperta.

App Immuni implementata con un call center affidato ad Arcuri - La sai l’ultima su Immuni? Un call center affidato ad Arcuri

App Immuni implementata con un call center affidato ad Arcuri


Ora, dopo i “successi” nel controllo dell’emergenza, perché non aggiungergli un altro compito, peraltro tra i più delicati? La notizia è arrivata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, durante il Question time alla Camera. Pare infatti che il decreto legge 137 appena approvato preveda «di integrare il sistema di tracciamento regionale della app Immuni con un supporto telefonico nazionale», in modo che «gli operatori potranno caricare il codice chiave in caso di positività».

Del resto sarebbe ora di implementare un servizio non proprio impeccabile. Più inquietante che l'incarico venga affidato al solito commissario: «Ho delegato la disciplina dell'organizzazione e del funzionamento del servizio ad Arcuri, al fine di rendere più celere possibile la procedura», ha detto sempre Speranza. Stiamo freschi.

Persino segnalare una positività è un'impresa
Anche perché che l’app avesse più di qualche problema di funzionamento lo si era capito da tempo. Prima la questione della privacy, poi i guai più concreti di notifiche che arrivano in ritardo sul cellulare di chi ha incrociato una persona infetta. Già, il tasto dolente della positività. Persino segnalare di aver contratto il virus, provando a essere utili alla comunità, è praticamente un’impresa.

Lo ha constatato pure Italia a Tavola, raccogliendo una testimonianza diretta di un consulente di una piccola azienda lombarda, risultato positivo dopo un tampone effettuato privatamente - perché solo per un po’ di tosse non si ha nemmeno diritto a un test gratuito.

Serve un operatore sanitario: sì, ma quale?
Dopo oltre una settimana dall’esito, ha raccontato, non c’è stato ancora modo di comunicare con l’applicazione. Che prevede prima la telefonata di un fantomatico “operatore sanitario”. Ma di chi si tratta? Del numero verde di Immuni no. Dell’Ats nemmeno. Dal centro in cui è stato effettuato il tampone solo silenzio. Il medico di base? In una città come Milano, epicentro del contagio durante la seconda ondata lombarda, qualche dottore considera l’app solo una scocciatura, anzi peggio: «Un sistema che rovina la vita alle persone», è stato detto al malcapitato consulente.

Adesso non resta che sperare in Arcuri, ed è tutto un programma. Eppure a sentire il ministro Speranza l'app Immuni dovrebbe essere «un pezzo fondamentale strategico del nostro lavoro. Scaricarla è un piccolo atto che invitiamo a compiere come contributo per combattere il virus».

Un'app che sarebbe servita per non chiudere i ristoranti
Al primo novembre risultano al ministero 9 milioni e 623.822 download. Un dato in crescita, ma non ancora sufficiente. Italia a Tavola aveva anche sposato la causa di Immuni, proponendo persino di istituire l’obbligo di avere l’app sul proprio smartphone per poter entrare in un ristorante. In modo da responsabilizzare ancora di più i clienti, tutelare gli operatori del settore e magari dare lo slancio per arrivare a quota 20-25 milioni di applicazioni scaricate.

Col paradosso che secondo uno studio di Altamedia di Roma nove positivi su 10 non avevano frequentato un ristorante. Ma come hanno fatto a capirlo, dato che abbiamo appena visto che il tracciamento è praticamente impossibile? Per il direttore scientifico Claudio Giorlandino «benché non sia possibile stabilire dove ci si contagi perché comportamenti, movimenti e contatti della popolazione sono vari e i contagiati possono essere stati infettati in un numero indefinito di luoghi e occasioni, è invece estremamente semplice verificare le sedi di frequentazione ed escludere quelle dove la popolazione dei positivi non si sia recata nei 10/15 giorni precedenti il riscontro del virus».

Detto così sembra persino facile, eppure nonostante la (presunta) assenza di focolai nei ristoranti il governo ha chiuso tutto, prima alle 18 e ora anche a pranzo nelle zone rosse e arancioni. Poi c’è una zona nera, quella dove non ci si capisce nulla. Quella di Immuni.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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