Nella cucina di Youssef Chahli la tradizione del Piemonte

Il giovane cuoco di origine marocchina si allinea perfettamente alla filosofia del locale, improntata sulla cucina piemontese, quella autentica, che troppo spesso rischia di essere accantonata o dimenticata. Una cucina, insomma, che coniuga passato, presente e futuro e dà la possibilità al cliente di calarsi davvero nella tradizione locale, permettendogli anche di scegliere la "location" dove meglio affrontare questo viaggio sensoriale, tra il grande salone principale, la saletta laterale più intima e raccolta e il nuovo dehor con vista su piazza Solferino.



Vige nei piatti una legge non scritta: materia prima di qualità e che privilegi il Piemonte. Il giovane Youssef Chahli dispone infatti di fornitori "fidelizzati" sia per verdure che per la carne: «Il nostro macellaio di fiducia - ha spiegato Chahli - è sempre disponibile ad aiutarci, fornendoci razza e taglio a seconda delle nostre richieste». E quando ciò che si cerca lo si trova fuori dalla propria regione di riferimento, la garanzia di qualità rimane criterio imprescindibile di scelta: ecco allora che prodotti Debic come Panna e Burro entrano nella cucina del Solferino e contribuiscono alla buona riuscita del piatto finale.



«Amo la creatività nel piatto, provo sempre a trasmetterla ai miei ragazzi», ha raccontato lo chef del Ristorante Solferino, trasmettendo l'inestinguibile passione per il proprio mestiere. «Mi capita di svegliarmi alle 4 del mattino e cambiare il condimento di un piatto. È un'azione automatica, istintiva, che ti rappresenta: quando impiatti, quando crei, racconti all'ospite una parte di te».



Tra ciò che Youssef ama raccontare c'è anche la sua storia, quella di un giovane che, senza sapere nulla di cucina, ha iniziato come lavapiatti, da subito però incantato dalla disposizione degli ingredienti sul piatto prima dell'uscita in sala. «Era il Ristorante Pizzeria Titanic, da lì ho iniziato». Un bagaglio formativo cominciato in Piemonte e che in Piemonte è cresciuto, portando il giovane Chahli, classe 1986, a contatto con cuochi come Carlo Chiti, «davvero un fenomeno, una persona spettacolare; all'epoca mi regalò un'enciclopedia di Giancarlo Vissani dicendomi "Se la leggi tutta, diventi uno chef"». Il sogno si è realizzato, pochi anni dopo, proprio al Solferino, nel centro storico del capoluogo piemontese.



Quest'anno il Ristorante Solferino ha compiuto 10 anni. È nato da un'idea di Andrea Ambrogini, lo stesso che ha dato a Youssef Chahli una possibilità, che il giovane non si è lasciato sfuggire. Ecco allora, marocchino di origine ma piemontese di adozione e di cuore, oggi il cuoco del Solferino porta avanti una cucina fra tradizione e sperimentazione esaltando la materia prima di una regione che di sorprese in tavola ne sa regalare.

Ricetta:
Risotto allo champagne e burro al caviale di salmone

Per informazioni:
ristorantesolferino.com
www.debic.com