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Export, l'agroalimentare cresce Crolla invece il mercato generale

19 gennaio 2021 | 11:29
 

Export, l'agroalimentare cresce Crolla invece il mercato generale

19 gennaio 2021 | 11:29
 

Nel 2020 crescono solo le esportazioni di prodotti agroalimentari che fanno segnare un aumento dell’1,4% in netta controtendenza al crollo generale del 10,8%. L'analisi è stata fatta su dati Istat relativi al commercio estero nei primi undici mesi del 2020 che evidenziano un record storico per il Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo e nonostante la pandemia Covid.
 
All’estero con il lockdown i consumatori stranieri non hanno fatto mancare la presenza dei prodotti più tradizionali dell’alimentare Made in Italy che mostra una grande capacità di resilienza nonostante le difficoltà degli operatori e dell’economia. La crescita della domanda di cibi e bevande all’estero è trainata dalla Germania (+5,5%) che è il primo partner dell’Italia seguita dagli Usa (+5,2%) nonostante i dazi che hanno colpito i prodotti più significativi.
 
Un risultato messo a segno nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia che ha rallentato gli scambi commerciali e tagliato i consumi con le chiusure della ristorazione in ogni continente per contenere il contagio.
 
«L’Italia deve ripartire dai punti di forza con l’agroalimentare che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’economia» ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “il Recovery Plan rappresenta una occasione unica da non perdere per superare i ritardi accumulati e aumentare la competitività delle imprese sui mercati esteri”.

Il mercato generale invece dice che a novembre, dopo il calo di ottobre, l'export registra un rialzo congiunturale del 4%, secondo i dati Istat, e una crescita anche su base annua dell'1,1% trainata da metalli, auto e macchinari, che segue il -8,4% di ottobre. Nell'insieme dei primi undici mesi dell'anno, c'è una flessione tendenziale dell'export del 10,8%. Quanto alle importazioni, a novembre, vedono un incremento sul mese del 3,3% e una flessione sull'anno del 3,2%.

L'espansione annua delle esportazioni a novembre è spinta dalle vendite di beni intermedi e beni strumentali. L'aumento di metalli (+15,3%), auto (+26,9%) e macchinari (+2,1%) - la metà verso Germania, Svizzera e Cina - contribuisce per oltre 3 punti percentuali all'incremento tendenziale complessivo, spiega l'Istat. Cresce anche l'export di prodotti alimentari, mentre soffrono prodotti petroliferi raffinati (-51,6%), articoli di abbigliamento (-17,9%) e articoli in pelle (-12,3%).

L'aumento mensile dell'export è dovuto all'incremento sia verso l'area Ue (+4,8%), sia verso l'extra Ue (+3,2%).

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