Nell’edizione celebrativa del suo 25° anniversario, il Merano Wine Festival si dilata ben oltre il classico weekend, presentando più ampie sezioni e selezioni esordi multimediali come la prima edizione del Merano Wine Film Festival. La giornata inaugurale di venerdì 4 è stata essenzialmente riservata alla novità di Wine international e bio&dynamica, selezione della kermesse concentrata sui vini, italiani ed esteri, che si avvalgono della certificazione biologica o semplicemente aderiscono alla metodologia produttiva di colture biologiche che prevengano gli attacchi parassitari e il contestuale abbattimento dell’uso delle sostanze chimiche e dei solfiti, in maniera naturale, privilegiando il rapporto con il territorio e la natura. Rapporto che è alla base dei dettami steineriani che danno vita all’altra grande famiglia, molto di moda in questi ultimi anni con risultati non sempre all’altezza dei presupposti teorici, dei vini biodinamici.
Curiosando fra gli stand abbiamo realizzato un nostro singolare percorso e ve ne riportiamo una breve sintesi suddivisa per tipologia e per interesse di degustazione.
Famoso nel Convento - Il Conventino
Partiamo dai bianchi (con qualche digressione in versione spumante) con un “ignoto Famoso”, gioco di parole per introdurre un autoctono marchigiano, il Famoso, quasi scomparso e ripescato in purezza nel Il Famoso nel Convento, dell’azienda pesarese
Il Conventino di Monteciccardo (Pu), prima azienda a credere in questo insolito vitigno. Poche migliaia di bottiglie di cui 1.350 in versione bollicine che esprimono una bella florealità e freschezza.
Brut Lessini Durello 2009 - Fongaro
Rimanendo in tema di autoctoni la
Fongaro di Roncà (Vr), concentra la sua attività sulla spumatizzazione della Duella, vitigno con potente ruvidezza e note asprigne (doti utili per far bollicine) con due versioni il Brut Lessini Durello 2009 e il Pas Dosé 2008, entrambe con bella acidità e finale amarostico, davvero particolari. La
Cantina Gurrieri di Comiso, in provincia di Ragusa, dal canto suo, ha presentato una versione vinificata in bianco di un uvaggio di Nero D’Avola (60) e Frappato (40%) Donna Grazia 2015, sia secca che spumante. Interessante la trasposizione in bianco di due vitigni cardine dell’ampelografia isolana e l’acidità risultante con profumi intensi di fiori gialli ne fanno un vino intrigante, da abbinare bene a primi piatti di mare.
Donna Grazia 2015 - Cantina Gurrieri
Da tre piccole realtà aziendali ad una “furia della natura” come Peppino Pagano, vulcanico patron della
San Salvatore 1988 e che con il suo Pian di Stio 2015, 100% Fiano, capace di raccontare nel bicchiere la natura selvaggia del Cilento e quella brezza che risale dal mare e preserva i profumi di un grande vitigno del mezzogiorno d’Italia come il Fiano. Ideale con la Mozzarella di bufala campana Dop, preparata con il latte delle fortunate bufale che pascolano libere nei 97 ettari della tenuta.
Maria Sofia Darè Biancolin, Peppino Pagano e Alessandro Scorzoni
Fuori dai confini nazionali segnaliamo la Slovenia d’autore di Marjan Simcic con i suoi bianchi profumati e salmastri, e in particolare la Ribolla Selkcija 2013 (ma abbiamo assaggiato anche il 2011 e il 2006) che conferma le capacità di tenuta aromatica e strutturale di questo vitale vitigno mitteleuropeo, proprio come i vini dell’affiatata coppia Simsic.
Ribolla Selkcija 2013 - Simsic
Passando ai rossi ritroviamo subito Peppino Pagano con il suo evergreen, il pluripremiato Paestum Aglianico 2013 dedicato al grande a Gillo Dorfles (con etichetta diversa ogni anno declinata da bozzetti disegnati dall’eclettico centenario, di casa fra le vigne di Peppino). Un rosso possente e balsamico che nel millesimo 2013 già chiarisce la struttura capace di sfidare il tempo ma al bicchiere si fa già tentatore per attrattività gustativa.
Pian di Stio 2015 e il Paestum Aglianico Gillo Dorfles - San Salvatore 1988
A ruota un altro dei protagonisti del nostro tour meranese, il Telos 2012 della importante cantina veronese
Tenuta Sant’Antonio. Un’Amarone della Valpolicella Docg (con uvaggio 70% Corvina, 20% Rondinella, 5% Croatina, 5% Oseleta) di bella profondità e piacevolezza, per nulla ostentato come tanti suoi colleghi, dove la fruttuosità prevale sui muscoli. Davvero un’interpretazione riuscita di uno dei vini più amati dal pubblico internazionale ma che proprio per questo talvolta viene declinato in maniera lontana dalla sua stessa origine e fortuna.
Telos 2012 - Tenuta Sant'Antonio
Con l’annata 2011 del suo Trinità - Montepulciano D'Abruzzo Riserva, la nota cantina pescarese dei
Marchesi di Cordano ha realizzato una versione suntuosa del nobile vino abruzzese (uno dei più gettonati Docg dai consumatori italiani) in cui frutti rossi maturi dominanti si associano alla caratteristica liquirizia, con tannini smussati che chiudono in un deciso finale speziato.
Svetlana Melnichenko e Mauro Daniele (enologo); Barolo Cannubi 2011 - L'Astemia Pentita
Passando in Piemonte e nella patria del re dei rossi italici
L'Astemia Pentita oltre la nota bella veste grafica, bottiglia di design e innovativa cantina nel cuore di Barolo si è fatta notare (come sarebbe logico parlando del contenuto della bottiglia e non di altro) con i suoi due curati cru del regale vino piemontese, il Barolo Cannubi 2011 e il Barolo Terlo 2011. Ci ha convinto di più, per struttura e personalità, il Cannubi che, seppur ancora bambino, fa intravedere una maturità che promette ancora tante soddisfazioni alla cantina piemontese.
Buenalma Malbec 2012 - Finca Dinamia
Sul fronte estero una segnalazione la merita il Buenalma Malbec 2012 della cantina argentina
Finca Dinamia, importato in Italia da
Via dell’Abbondanza di Federico Bruera (specializzata proprio sui vini argentini e sudamericani) ma soprattutto l’interessante pattuglia libanese, capitanata dal taglio bordolese Chateau Kefraya 2012, maison fondata da Michel de Bustros nel lontano 1951, uno dei pionieri della moderna viticoltura libanese, scomparso proprio pochi mesi fa. Un rosso di carattere ed elegante, blend di Cabernet Sauvignon, Syrah, Carignan, Mourvedre, Cinsault, presentato al festival da una spumeggiante anfitrione come Magda Beverari, che con Le Vin Parfait, con sede a Parigi e Beirut, sta facendo conoscere in Italia chateau più o meno famosi dislocati nelle aree più vocate del martoriato ma bellissimo “Paese del cedro”.
Magda Beverari; Chateau Kefraya 2012
Chiudiamo la nostra breve carrellata in dolcezza, con l’interessante, Il Gelso di Lapo 2013 di
Quota 101 di Torreglia (Pd), piccola ma vivace azienda dei Colli Euganei che con questo Fior d’Arancio Passito Docg ha sfornato un prodotto di gran classe, che a dispetto dei suoi 180 g/l di zuccheri residui mostra un’armoniosa acidità contraddistinta da note agrumate, di albicocca disidratata ed erbe aromatiche. Da provare su biscotti di mandorle ma anche con un buon fois gras.
Il Gelso di Lapo 2013 - Quota 101
Nel Sondrete 2006, passito bianco Toscana Igt del
Podere La Regola di Riparbella (Pi) l’uvaggio ricalca quello tradizionale del Vin Santo toscano (40% Trebbiano, 40% Malvasia e 20% Colombana) ma i dieci anni di vita, il lungo affinamento in caratelli usati gli donano un gusto (ed un colore) che ricorda l’Occhio di Pernice (Vin Santo a base sangiovese). 290 g/l, per nulla stucchevole, intenso e potente, ben associato ad un erborinato di capra.
Sondrete 2006 - Podere La Regola
Un cenno anche per la particolarità di un prodotto come quello presentato da David Tiberi, di Loro Piceno, piccola realtà a conduzione familiare specializzata su una tipicità marchigiana come il Vino Cotto. Il suo Occhio Di Gallo 2004, blend paritetico di Verdicchio, Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano, “scottato” appena torchiato per bloccare la fermentazione e invecchiato a lungo in botte (in questo caso 12 anni) è un vino dal gusto originale a metà fra un fortificato e un primitivo di Manduria dolce naturale, nulla a che vedere con sapa o similari che la parola cotto potrebbe indurre a pensare.
Occhio di Gallo 2004 - Vino Cotto
Dulcis in fundo, uno dei vini più interessanti degustati in questo tour il Ra’Is Essenza 2012 del sogno (decisamente realizzato) del conte Paolo Marzotto che con il suo Baglio di Pianetto di Santa Cristina Gela, nel comprensorio palermitano (ma con terreni di proprietà dislocati anche nell’area di Noto) sta innestando nuova linfa nella sempre più in spolvero viticoltura isolana. Grazie anche all’energico piglio manageriale di un giovin figlio d’arte come Renato De Bartoli, da quest’anno nuovo amministratore delegato al posto di Alberto Buratto, l’azienda palermitana sta dando corpo all’idea di quasi due decenni fa del Conte Marzotto di creare a Pianetto uno Chateau siciliano.
Ra'Is Essenza 2012 - Baglio di Pianetto
Questa “essenza” di Moscato di Noto Passito si presenta con regale eleganza, gustativo intenso e profondo di frutta (pera, agrumi e datteri) al tempo stesso delicata come solo il Moscato di Noto sa essere. Da abbinare a dolci di ricotta o biscotti di pasta di mandorle ma berlo in solitario forse dà ancora più soddisfazione.
Il Conventino di Monteciccardovia G. Turcato 4 - 61024 Monteciccardo (Pu)
Tel
0721 910574 www.il-conventino.itFongaro Spumantivia Motto Piane 12 - 37030 Roncà (Vr)
Tel
045 7460240www.fongarospumanti.itinfo@fongarospumanti.itCantina Gurrieriviale della Resistenza 81 - 97013 - Comiso (Rg)
Tel
339 5863689www.gurrieri.net ggurrieri@tiscali.itSan Salvatore 1988via Dionisa - 84050 Giungano (Sa)
Tel
0828 1990900www.sansalvatore1988.itinfo@sansalvatore1988.itTenuta Sant'Antoniovia Ceriani 23 - 37030 Colognola Ai Colli (Vr)
Tel
045 7650383www.tenutasantantonio.itinfo@tenutasantantonio.itMarchesi de Cordanocontrada Cordano 43 - 65014 Pescara
Tel
085 8289526www.cordano.itinfo@cordano.itL'Astemia Pentitavia Crosia 40 - 12060 Barolo (Cn)
Tel
0173 560501www.astemiapentita.itinfo@astemiapentita.itQuota 101via Malterreno 12 - 35038 Torreglia (Pd)
Tel
0425 410922www.quota101.cominfo@quota101.comPodere La Regolalocalità Altagrada - 56046 Riparbella (Pi)
Tel
0588 81363www.laregola.cominfo@laregola.comTiberi Davidvia Vignali Bagnare 5A - 62020 Loro Piceno (Mc)
Tel
0733 509229www.vinocotto.orgtiberi@vinocotto.orgBaglio di Pianettovia Francia - 90030 località Pianetto, Santa Cristna Gela (Pa)
Tel
091 8570002www.bagliodipianetto.comagrirelais@bagliodipianetto.it