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Autoctoni che Passione, 6 vini premiati Vince il binomio qualità-varietà

Con “Autoctoni che Passione!” vincono i vini dei territori. Assegnati gli “Autochtona Awards” ai top wine della 12ª edizione di Autochtona. La giuria ha premiato 6 vini, sulle oltre 300 etichette partecipanti. Il premio Miglior Vino Rosso è andato al Raboso Doc Piave 2009 dell’azienda Ornella Molon Traverso

21 ottobre 2015 | 17:41
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Autoctoni che Passione, 6 vini premiati Vince il binomio qualità-varietà

Con “Autoctoni che Passione!” vincono i vini dei territori. Assegnati gli “Autochtona Awards” ai top wine della 12ª edizione di Autochtona. La giuria ha premiato 6 vini, sulle oltre 300 etichette partecipanti. Il premio Miglior Vino Rosso è andato al Raboso Doc Piave 2009 dell’azienda Ornella Molon Traverso

21 ottobre 2015 | 17:41
 

Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Sicilia e Sardegna. Le etichette vincitrici della sesta edizione di “Autoctoni che Passione!” provengono da ogni parte d’Italia: il binomio qualità-varietà si conferma vincente. Questo il verdetto della selezione tenutasi nel corso della 12ª edizione di Autochtona, il forum nazionale dei vini autoctoni che si è svolto in contemporanea ad “Hotel”, presso Fiera Bolzano.



Partendo da nord, il premio Miglior Vino Rosso è andato al Raboso Doc Piave 2009 dell’azienda Ornella Molon Traverso.

È volato in Lombardia l’award nella categoria Miglior Vino Bianco, assegnato al Trebbiano di Lugana Brolo Doc 2014 di Cantina Marsadri.

Il premio Migliori Bollicine è andato invece al Lambrusco Rosé di Modena Spumante Doc Brut 2011 di Cantina della Volta.

Scendendo più a sud, la Toscana ha primeggiato nella categoria Miglior Vino Dolce con il “Vin Santo” Doc Colli dell’Etruria Centrale 2011 di Fattoria San Michele a Torri.

Infine, le isole. I Custodi delle Vigne dell’Etna ha ottenuto il riconoscimento per il Miglior Vino Rosato con il suo Alnus Etna Rosato Doc 2012.

Il Premio Speciale Terroir, assegnato tradizionalmente all’etichetta che meglio rappresenta l’espressione del vitigno legato al suo territorio di riferimento, è andato alla Sardegna, con ‘Entu, Vermentino di Sardegna Doc bio 2014 di Colline del Vento.

Per Pier Bergonzi, vicedirettore de “La Gazzetta dello Sport”, che ha guidato i lavori valutando le 76 etichette finaliste in degustazione, è stata una sorta di Giro d’Italia del vino: «Ho avuto la possibilità di assaggiare tanti vini diversi, alcuni da vitigni che ho degustato per la prima volta e, se mai ce ne fosse stato bisogno, ho potuto rendermi conto una volta in piú di quanto sia ricco il patrimonio ampelografico del nostro Paese».

«Autochtona si è conclusa così nel migliori dei modi, con un appuntamento - “Autoctoni che passione!” - che si è dimostrato anche in questa edizione una rassegna di altissimo livello qualitativo, con produzioni che spaziano dal biologico al biodinamico, fino ai vitigni più rari e preziosi», spiega Pierluigi Gorgoni (Guida I Vini d’Italia de L’Espresso), coordinatore della selezione.

Il presidente di giuria Pier Bergonzi è stato affiancato inoltre da Leonardo Romanelli (Gambero Rosso), Peter Schleimer (Vinaria, Austria), Stefania Belcecchi (DoctorWine), Angelo Carrillo (Guida ViniBuoni d’Italia) e Filippo Gastaldi (Vinarius - Associazione Enoteche Italiane).

Giovedì 22 ottobre il “salotto” del vino di Hotel sarà dedicato al Lagrein, vitigno a bacca rossa altoatesino, che questa mattina ha deliziato il palato dei giurati dell’omonima rassegna “Tasting Lagrein”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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