Sono stati resi noti dal ministero delle Politiche agricole i dati definitivi della produzione vitivinicola italiana relativi alla campagna 2014/2015. La produzione italiana di vino ha raggiunto nel 2014 i 44,7 milioni di ettolitri, in calo rispetto alla generosa vendemmia del 2013, che si era attestata a oltre 50 milioni di ettolitri, ma in linea con le previsioni vendemmiali fatte tra il mese di agosto ed il mese di settembre.
Dai dati raccolti emerge che la produzione di vino in Italia nel 2014 si divide in tre parti quasi uguali: i vini Dop rappresentano il 35% della produzione vitivinicola nazionale (15,8 milioni di ettolitri), seguiti dai vini senza alcuna indicazione geografica con il 34% (15,3 milioni di ettolitri) e dai vini Igp, 29% (13,1 milioni di ettolitri).
A livello europeo, quest’anno l’Italia si colloca al secondo posto dei principali Paesi produttori di vino, con la Francia che fa da regina (46,5 milioni di ettolitri) e la Spagna che, dopo il boom del 2013, si è fermata quest’anno in terza posizione con 43,4 milioni di ettolitri.
«Nei prossimi anni - ha commentato Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari - dovremo certamente continuare a tenere d’occhio sia i cugini francesi, soprattutto per la loro grande capacità di valorizzare prodotto e territorio, sia la Spagna, che sta portando avanti importanti investimenti nel settore vitivinicolo, in cantina e tra i filari. Tuttavia grande attenzione va prestata anche ad altre importanti variabili, quali il difficile andamento dei consumi, sul mercato interno così come su quelli d’esportazione, e le quotazioni dei nostri prodotti».