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Accusa di frode per Latterie Vicentine L'ex direttore: Asiago con latte “tarocco”

06 novembre 2015 | 14:39

A un anno di distanza dall'arresto di Lorenzo Bistore, ex direttore di Latterie Vicentine, la nota azienda casearia torna ad essere protagonista di un'inchiesta giudiziaria. Le accuse di frode sono partite proprio da Bistore, che nell'autunno 2014 era stato accusato di furto continuato di latte. Dopo essere stato colto in flagranza dai Carabinieri di Padova mentre trafugava una cisterna di latte di 22mila litri dallo stabilimento di Bressanvido, Lorenzo Bistore è stato arrestato.



L'ex direttore di Latterie Vicentine ha accusato l'azienda di avere prodotto l'Asiago pressato Dop con latte “fuorilegge” chiamato latte di recupero o più comunemente latticello. Non si tratta di un prodotto nocivo, ma contrario al regolamento di produzione. L'azienda vicentina ribatte alle accuse definendo l'intervento shock di Bistore “una bugia vergognosa”. Secondo i vertici dell’azienda infatti era proprio Bistore che, per giustificare gli ammanchi dovuti ai suoi furti, era ricorso al latticello.

La svolta dell'ultima ora consiste nella riapertura del fascicolo da parte del magistrato incaricato di seguire l'inchiesta, che ha deciso di usare il verbale segreto contenente tutte le dichiarazioni di Bistore per capire se ci sono realmente gli estremi per i reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, oppure se le dichiarazioni del mastro casaro siano solo una ”vendetta” verso l’ex azienda in cui lavorava.

Alcuni dipendenti che hanno testimoniato hanno spiegato che con l’arresto di Bistore la produzione di Asiago è tornata ”alla normalità”, per quanto riguarda invece i consumatori, è lo stesso mastro casaro a prendersi l’onere di tranquillizzarli: ”Le aggiunte non rendevano il prodotto nocivo per la salute”.

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