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Nel Maine dove la pesca è un’arte il piatto principe è l’aragosta

Piera Genta
di Piera Genta
28 agosto 2015 | 10:59

L’aragosta del Maine o meglio l’astice americano (Homarus americanus) è certamente una delle attrazioni culinarie del Maine, all’estremo nord degli Stati Uniti al confine con il Canada. E nel Maine tutto parla di questo crostaceo, dalla statua al Lobsterman nel centro di Portland, città natale di Stephen King al Festival dell’aragosta che ha luogo annualmente in agosto a Rockland, un autentico villaggio di pescatori, cuore dell’industria.



Per capire l’importanza sull’economia, iniziamo dalla pesca, fatta allo stesso modo da generazioni, con nasse attaccate a funi e tirate su una alla volta che consentono di catturare vivo l’astice, un metodo sostenibile fortemente regolamentato soprattutto dalla stessa comunità dei pescatori che contribuisce a mantenere l’integrità del fondale marino. I lobsterman del Maine per tradizione e per buon senso hanno cura di rigettare in mare le aragoste sotto i 13 centimetri di corazza, le femmine con le uova e gli esemplari grandi perché servono a irrobustire la razza.

Un tempo la trappola o Lobster pot era un cesto di vimini intrecciato o una gabbia di legno, oggi una struttura in ferro e plastica. Ogni trappola viene segnalata da una boa, i coloratissimi buoys, un tempo fabbricati in legno e dipinti in una varietà infinita di colori. Erano una vera opera d’arte di cui ogni pescatore ne andava fiero, il colore ancora oggi serve ad identificare il pescatore e sui galleggianti viene riportato il numero della licenza di pesca. Oggi sono di polistirolo.

Secondo i dati forniti da fonti ufficiali, sono 6mila i pescatori forniti di licenza e circa 3mio le lobster trap, ogni pescatore può calare in mare fino a 800 trappole al giorno e gli occorre pescare almeno 150 pounds (circa 75 kg.) di crostacei per coprire il costo dell’esca e del carburante. Gli astici rappresentano l’85% della pesca del Maine.

Il metodo di cottura dell’astice è praticamente sempre la bollitura e il condimento più gettonato per la sua polpa è il burro fuso. Il piatto in assoluto più caratteristico è il Lobster roll, un panino farcito di 4 oz. (120 g) di polpa di astice fredda condita con maionese e servita con lattuga, sale e pepe. Il pane utilizzato è il New England o Frankfurter roll leggermente diverso da quello dell’hot dog, piatto ai lati così da poterlo imburrare e tostare leggermente che viene aperto longitudinalmente nella parte superiore.



Detto così sembra facile, eppure ci sono grandi differenze tra un panino e l’altro, perché il lobster roll è una tradizione, nata nel 1929 secondo l’Enciclopedia dei cibi e bevande americani di J. Mariani nella regione del New England. E le differenze ci sono veramente, da quello di McDonald's che viene esclusivamente preparato nei punti vendita delle province canadesi e nel New England a quelli dei numerosi Lobster pound, localini poco costosi, panche di legno e cibo gustoso, nell’Acadia National Park, il secondo parco nazionale più visitato dopo Yellowstone celebre per le scogliere di granito rosa ed i laghi cristallini.

Uno di quelli più segnalati è a Trenton, gestito dalla quarta generazione di proprietari, con i pentoloni di cottura delle aragoste fuori dal locale dove le aragoste vengono fatte bollire in acqua di mare, un altro è Stewman’s che si affaccia sul porticciolo di Bar Harbor. Maine vuol dire anche romantici fari disseminati lungo la costa, tra i più fotografati certamente quello di Pemaquid Point costruito nel 1826 che ospita un museo dedicato alla pesca degli astici; e ancora Marshall Point a Port Clyde, celebrato in Forrest Gump quando Tom Hanks arriva al termine della sua corsa.

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