Decine di migliaia di visitatori, centinaia di formaggi e laboratori ad hoc affollati: questo il bilancio della manifestazione Forme, svoltasi a Bergamo, capitale europea dei formaggi.
Le premesse c'erano tutte. Una grande città e la passione per i formaggi che la caratterizza da generazioni. La risposta del pubblico ha superato comunque le aspettative, già a partire dall'
inaugurazione.
«Forme - ha detto il sindaco di Bergamo,
Giorgio Gori, per sottolineare l'importanza del contesto nel quale si è svolto l'evento - è un appuntamento che consente alla nostra città e al nostro territorio di valorizzare quel che di importante sa produrre, ma anche un’occasione che permette a Bergamo di proporsi per quel gioiello che è».
8mila visitatori alla mostra Luxury Cheese, 35mila le persone che hanno transistato alla piazza mercato del formaggio, 500 partecipanti ai laboratori cheese lab, luxury cheese e ai momenti di formazione, 50 poi gli espositori di formaggi, 15mila i chili di formaggi degustati e venduti.
Forme è stata anche momento di solidarietà: in occasione delle finali di Italian Cheese Awards sono stati raccolti 5mila euro devoluti alla Fondazione Armr - Aiuti per la ricerca sulle malattie rare, mettendo all'asta i 10 formaggi vincitori. Le finali hanno incoronato i migliori formaggi italiani, divisi in 10 categorie. Sono stati assegnati anche dei premi speciali.
- Formaggio dell'anno - Stracciata molisana del Caseificio Di Nucci di Agnone (Is)
- Eccellenza East Lombardy - Caseificio Giovanni Invernizzi di Pontirolo Nuovo (Bg)
- Donne del latte - Amelia Nibbi, del Caseificio Casale Nibbi di Amatrice (Ri)
Oltre alle finali e alle degustazioni, i tre giorni di Forme hanno dato anche un messaggio importante a tutta la filiera, come ha testimoniato
Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, ambientali e forestali: «Far conoscere la grande varietà delle produzioni lattiero-casearie che le nostre comunità locali sono in grado di esprimere è un’azione fondamentale per tutto il Made in Italy. Raccontare il lavoro che parte dall’attenzione alla qualità dei nostri allevatori, fino all’esperienza degli artigiani e degli imprenditori che ne fanno forme straordinarie. Valorizzare sempre di più il legame tra territorio, origine ed eccellenza».
Un altro punto dove l'affluenza è stata davvero sorprendente è la Piazza mercato del Formaggio, un concept che ha richiamato gli antichi spazi medievali. «La grande tradizione casearia bergamasca - ha spiegato a questo proposito
Gianni Fava, assessore regionale all'Agricoltura - e in genere delle Orobie trova in questa manifestazione la sua massima espressione divulgativa. Visitando il mercato, si ha l’impressione che Bergamo possa ambire a diventare la capitale mondiale dei formaggi».
«Il formaggio è legato al territorio di appartenenza - ha dichiarato poi
Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio di Bergamo - ed è il risultato di tradizioni secolari e di filiere uniche: un prodotto importante per la nostra agricoltura. Il primato nazionale (delle nove Dop casearie bergamasche) assume ancora più valore se pensiamo alla qualità dei sette formaggi “Principi delle Orobie” prodotti a cavallo tra Bergamo e la Valtellina».
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Promozione del Territorio, Pg&w e Guru del Gusto. Forme è stata ispirata e sostenuta da Camera di Commercio di Bergamo, in collaborazione e con il patrocinio di Comune di Bergamo, Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comunità Montana della Val Brembana, Visit Bergamo, East Lombardy, Ascom, Confcommercio, Aspan, Coldiretti, Confcooperative, Confartigianato e Atb. Main partner dell’iniziativa Esselunga. Forme è stata supportata anche da Consorzio Tutela Grana Padano, San Pellegrino, Birra Leffe e Italtrans e dal ristorante Da Vittorio.
Per informazioni:
www.progettoforme.eu