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Tenuta Rocchetta di Angela Consiglio Nei loro Evo, tutta la qualità siciliana

Gianni Paternò
di Gianni Paternò
19 marzo 2018 | 10:50

Una delle prime aziende che ha creduto che l’olio extravergine siciliano potesse competere per qualità e pregi organolettici con i migliori e famosi italiani è stata Tenuta Rocchetta.

Era il 1996 quando Angela Consiglio con i figli Pierluigi e Marilena decisero di partecipare ad uno dei più importanti concorsi olivari dove i premi li vincevano principalmente gli oli toscani. Fu un successo e gli italiani conobbero la Sicilia come terra di grandi Evo; fino ad allora i produttori isolani li vendevano sfusi, remunerando magari solo le spese. Da allora è stato un crescendo di premi, riconoscimenti, recensioni, Pierluigi che ormai ha preso in mano le redini dell’azienda si vanta che sono stati i primi in Italia a vincere il massimo premio nei 6 più importanti concorsi.

(Tenuta Rocchetta di Angela Consiglio Nei loro Evo, tutta la qualità siciliana)

Oggi l’olio Tenuta Rocchetta per il 50 % si vende all’estero, è presente sulle tavole e nelle cucine di tanti famosi ristoranti e in selezionati punti vendita. La famiglia Crescimanno oltre al marchio Angela Consiglio, ne ha altri due: Pierluigi Crescimanno e Baglio Seggio Fiorito, ma la gestione e la qualità sono uniche. Ci occupiamo però solo di Angela Consiglio e dei suoi Tenuta Rocchetta. I 30 ha di oliveti con 6mila piante si trovano a Castelvetrano, terra particolarmente vocata, circa la metà sono centenarie, le altre piantate in anni successivi, la cultivar Nocellara del Belice è ad oltre l’80%, poi Biancolilla, Cerasuola, Giarraffa e Agghiastru, una varietà selvatica il cui olio è particolarmente richiesto per i gelati e la pasticceria.

(Tenuta Rocchetta di Angela Consiglio Nei loro Evo, tutta la qualità siciliana)

Pierluigi, da agronomo, da anni non si è limitato solo a produrre, ma ha collaborato con Università non solo isolane per sperimentare, ricercare, innovare, tra le tante: sull’entomologia e la lotta fitosanitaria in integrato, per l’ottimizzazione sull’uso dell’acqua, sulla meccanizzazione integrale; è stato tra i primi nell’isola a diventare degustatore e ad essere docente nei relativi corsi. La sorella Marilena, farmacologa, si è occupata di: uso dei polifenoli della Nocellara per combattere le cellule cancerogene, l’utilizzazione dei polifenoli quali integratori alimentari, ed altro. Quindi una famiglia che non si limita a produrre e a vendere ma che cerca continuamente di migliorare e di dare risalto alle qualità nutraceutiche eccezionali dell’Evo.

Superfluo aggiungere che gli ulivi sono coltivati con la lotta integrata usando, solo se indispensabili, prodotti che non lasciano residui tossici. Gli uliveti sono dotati di impianto irriguo di soccorso, la raccolta avviene a mano e dove possibile meccanicamente con raccoglitore ad ombrello che ha il pregio di lasciare la drupa più integra e di accorciare i tempi di raccolta. In azienda un piccolo frantoio che Pierluigi definisce il suo giocattolo in quanto serve essenzialmente per la sperimentazione.

(Tenuta Rocchetta di Angela Consiglio Nei loro Evo, tutta la qualità siciliana)

Mediamente una produzione annua di quasi 30mila litri suddivisi in sei etichette. Ci siamo recati in azienda ed abbiamo fatto una degustazione degli evo dell’ultima annata che qualitativamente è risultata molto buona.

Olio di Delia. Prende il nome dalla primogenita dodicenne che assaggiando olio fin da piccolissima, se n’è creato uno tutto suo, più delicato, che piacesse ai bambini, quindi in prevalenza di Biancolilla e poi Nocellara da ulivi suoi coetanei. Colore verde carico, olfatto dove prevale il pomodoro eseguito dalla cicoria cotta; un palato equilibratissimo dove il piccante è tenue e l’amaro lieve.

Pierluigi e Delia Crescimanno (Tenuta Rocchetta di Angela Consiglio Nei loro Evo, tutta la qualità siciliana)
Pierluigi e Delia Crescimanno

Giarraffa. Colore giallo-verde, olfatto ricco di erbe aromatiche come timo ed origano con presenza di pomodoro; palato mediamente piccante ed amaro e leggermente mentolato.

Biancolilla. Colore giallo-verde, olfatto intriso di verdure cotte, mandorla, pomodoro, molto fine ed abbastanza intenso; palato di grande equilibrio con un piccante gradevole ed un amaro non intenso ma persistente.

Agghiastru. Colore grigio-verde; un naso diverso e particolare dove si avvertono la banana acerba, la mela verde, l’anice, la menta; bocca mentolata con richiamo dei sentori nasali, piccante ed amaro in armonia.

Cerasuola. Colore più verde che giallo; al naso tanto carciofo poi cicoria e mela verde; al palato è viscoso, concentrato, piccante che si avverte ed amaro che inizia lieve ma cresce potentemente.

Nuciddara. Colore verde; olfatto con tanto pomodoro ed un carciofo che fa capolino; bocca dove il carciofo verde predomina, piccante moderato ed amaro che cresce.

Per tutti pulizia, eleganza, sentori dell’oliva verde piacevolissimi ed un’armonia esemplare anche al palato. Utilizzateli in cucina secondo i vostri gusti ma specialmente godeteli a crudo con un buon pane di grani duri, capirete quanto soddisfa un mangiare che più semplice e salutare non si può.

Per informazioni: www.tenutarocchetta.it

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