Anguria delle terre Pontine Al via Red: Rurale, Eccellente, Differente

Tra le varie tipologie di anguria, quella che nasce nelle fertili terre Pontine (Lt) si distingue per dolcezza, croccantezza della polpa e per i preziosi contenuti nutrizionali, soprattutto il benefico licopene.

Per questo la Cooperativa Latina Ortaggi, di cui fanno parte 300 aziende produttrici dei comuni di Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Latina, Pontinia, Sezze, Priverno, Aprilia e Cisterna di Latina, ha intrapreso un'azione promozionale, intitolata "Red: Rurale, Eccellente, Differente", dell'anguria locale con una serie di eventi aperti al pubblico.



Sono previste cinque serate a tema con la collaborazione di altrettanti cuochi - Max Cotilli, Michele Chinappi, Gino Verardi, Giamluca Nalli e Nazareno Fontana - che inseriranno il frutto tra gli ingredienti dei loro piatti. A seguire incontri di approfondimento con esperti nutrizionisti, aperitivi gourmet e, il 15 agosto, nella sede della Cooperativa, un brindisi a base di Anguria Pontina e sessioni di assaggio comparate e curate dal professor Giuseppe Nocca e dalla giornalista di Agroalimentare in Rosa, Tiziana Briguglio. 

La bontà e le virtù del frutto saranno sempre abbinate alle eccellenze della provincia di Latina. Il progetto va anche oltre la sensibilizzazione al consumo di questa anguria speciale, poichè viene auspicato il riconoscimento a livello comunitario con il marchio di Identificazione geografica protetta per renderlo riconoscibile da quello importato soprattutto da Spagna, Marocco e Tunisia, che tende a dominare il mercato.

Le particolari condizioni pedoclimatiche, le cure agronomiche e la fertilità del territorio rendono la produzione agricola di alta qualità. Siamo infatti nella zona delle bonifiche pontine, iniziate dai romani, proseguite nel Settecento e ultimate nel Ventennio. Considerati tra i più vocati per le primizie e le produzioni di eccellenza sono i terreni dell'area compresa tra Terracina, Sabaudia e Fondi, definita il Triangolo d’Oro, dove si concentra la maggior parte del raccolto. Made in Latina è inoltre circa un 1/5 della produzione orticola nazionale.



«L’Anguria Pontina - spiega il presidente della cooperativa Latina Ortaggi, Claudio Filosa - è un’eccellenza tutta italiana che va salvaguardata e fatta conoscere. In provincia ci siamo attestati ormai su circa 1.500 ettari coltivati tra campo aperto e serra per una produzione massima per ettaro di 60 - 70 tonnellate in piena terra e 50 - 60 tonnellate nel tunnel piccolo». 

Ad essere coinvolte sono 70 cooperative agricole per un totale di oltre 300 aziende ad indirizzo polivalente, 6 centri di imballaggio e 8 vivai per la produzione di piantine innestate. Caravan, Zodiac, Dumara sono solo alcune delle varietà più comunemente presenti nei campi.

Le piantine per la produzione vengono messe a dimora in terra tra aprile e maggio, così i frutti maturi possono essere raccolti tra luglio e agosto. Fondamentale è la figura dello “stacchino” che decide il momento esatto della raccolta manuale che può avvenire solo quando la buccia è tendente al biondo, la polpa è di colore rosso, i tegumenti seminali sono duri e lo strato gelatinoso che avvolge i semi è scomparso.

Il peso di ogni anguria è compreso tra i 5 - 12 kg per il tondo, 7 - 16 kg per la tipologia ovale e 7 - 20 kg per l’allungato. Originaria dell'Africa tropicale, dove sono ancora presenti numerose forme spontanee, nel territorio pontino questa coltura ha cominciato ad affermarsi nel secolo scorso.

A rendere questa anguria particolarmente apprezzata dai consumatori è soprattutto  la dolcezza della polpa dovuta al livello zuccherino compreso tra i nove e i dieci gradi e una leggera sapidità data dalle acque di quella che una volta era una palude dall'acqua salmastra.



Solitamente viene mangiata a fette o gustata sotto forma di sorbetto, gelato, centrifughe o smoothies. Oggi però è sempre più valorizzata anche in cucina per alcuni piatti salati. Spesso è elemento cromatico e aromatico di gustose insalate, ma si sposa bene anche con salmone e crostacei, con il pollo grigliato, con i formaggi tipo feta o grana, con le uova sode, con rucola e cipolla rossa.

Durante la degustazione seguita alla presentazione del progetto Red, il cuoco Michele Ruggieri del Ristorante Centosedici di Terracina ne ha dimostrato la versatilità. Oltre che in cocktail con gin e lime, l'ha interpretata in Zuppetta di anguria con crudo di triglia, Tagliolino con seppia e gambero rosso e in guazzetto nel Trancio di Ricciola con patata al prezzemolo.

Questi gli altri appuntamenti con i cuochi del territorio: Max Cotilli (Ristorante Satricum Latina - 26 luglio), Michele Chinappi (Ristorante Chinappi Formia - 31 luglio), Gino Verardi (Ristorante Centosedici Terracina - 7 agosto), Gianluca Nalli (Ristorante Incontramare Sabaudia - 23 agosto) e infine Nazareno Fontana (Ristorante Il Caminetto Terracina - 29 agosto).

Red è un progetto che gode del patrocinio della Coldiretti, di Confcommercio Lazio Sud ed è inserito nell’ambito degli appuntamenti in programma per il decennale di Vinicibando, il Salone del Gusto Nomade ideato da Agroalimentare in Rosa, quest’anno in programma dal 16 al 20 novembre.



Collaborano al progetto per la valorizzazione dell'Anguria Pontina La Bottega dell’Orto, Azienda agricola Casale del Giglio, Agrigelateria naturale Gretel Factory, Capol - Centro Assaggiatori Produttori Olivicoli Latina, Enrico Baratta Bus, Pomodoro Torpedino. Il Media Partner è Inbrand - IpMagazine.

Per informazioni: www.latinaortaggi.wixsite.com