Chi conosce bene l’artigiano del vino Francesco Paolo Valentini sa che la sua passione (ora non più) segreta, è l’olio, e adesso il suo sogno è diventato realtà. Francesco insieme alla sua famiglia, lo scorso settembre ha inaugurato il Frantoio VelentiniCerretani con il suo amico e socio Alberto Cerretani. Il frantoio si trova a Loreto Aprutino, nelle campagne pescaresi, dove ha sede la sua storica azienda agricola.
La lavorazione delle olive
Siamo stati a visitare il frantoio, ad accoglierci Francesco con suo figlio Gabriele che oramai è pienamente inserito nelle attività di famiglia ed Alberto Cerretani. Lo so, siamo qui per l’olio ma hai davanti uno dei signori del vino italiano, anche se lui si definisce “un cantiniere”, e non puoi non chiedergli dell’ultima vendemmia. Francesco parte subito grintoso sul tema dei temi: il cambiamento climatico, sono anni che denuncia che incide fortemente sulla produzione del vino.
Francesco Valentini, il figlio Gabriele, Alberto Cerretani e il figlio Riccardo
«Mio padre diceva - ci spiega - che il vino si fa in vigna e se seguiteranno questi cambiamenti non so per quanti anni potrò continuare a fare il vino. La vendemmia di quest’anno ad esempio è stata difficile, mancanza di pioggia, caldi e freddi improvvisi che danneggiano il terreno e il suo raccolto, assenza di sbalzi climatici. Non farò il Montepulciano, a mio avviso l’uva non ha raggiunto la sufficiente maturazione fenolica. La vigna non riesce ad adattarsi ai mutamenti del clima, la concentrazione zuccherina è in contrasto con i vinaccioli ancora verdi». Una filosofia da sempre rigorosa la sua e senza compromessi. E allora ci viene spontanea una riflessione malinconica: se la natura a causa della mano dell’uomo non riuscirà a dare i suoi frutti, Valentini potrebbe smettere di produrre il suo vino e come lui tanti artigiani. Non vogliamo neanche pensare che nei prossimi anni potremmo non bere più il suo vino e allora torniamo all’argomento olio. La sua famiglia lo produce dal 1700, e solo a Loreto Aprutino (Pe) nel ‘800 c’erano 26 frantoi, un numero altissimo per un paese così piccolo.
Francesco Valentini e Alberto Cerretani
Il nuovo Frantoio oleario ValentiniCerretani, ha una struttura ultramoderna e avveniristica, il progetto architettonico è dell’ingegnere loretese Giovanni Pace. «La mia vinificazione è praticamente arcaica, -continua Valentini- ma per l’olio sono molto innovativo». In Italia ci sono circa 450 varietà di piante di olivo, di cui circa 26 solo in Abruzzo. In Spagna, paese famoso per la produzione dell’olio, solo 15. «L’olio extra vergine d’oliva -dice Francesco- è a mio avviso la vera bandiera del made in Italy e invece l’olio importato in Italia è maggiore di quello che produciamo. Quello importato naturalmente non è italiano, non è di qualità e costa meno e noi produttori ovviamente non possiamo competere con questa concorrenza sleale, per questo è importante informare ed educare il consumatore».
Alberto Cerretani, loretese doc, commercialista e frantoiano da sempre, è amministratore delegato della società e si occupa della parte tecnica e amministrativa. La famiglia Valentini di quella commerciale. Accanto a loro anche i figli Gabriele e Riccardo. «Valentini sarà sempre il nostro principale cliente - dice Alberto - ma lavoreremo anche per conto terzi. Durante la lavorazione abbiamo scelto l’utilizzo della centrifuga che serve a separare completamente l'olio dall'acqua di vegetazione migliorandone la qualità. Il risultato è un verde, intenso, una vera spremuta d’olive. Il frutto deve essere molito immediatamente, altrimenti perde tutte le caratteristiche ed è quello che assicuriamo ai nostri clienti. Noi moliamo in giornata fino a 30 quintali di olive all’ora».
«I cambiamenti climatici non risparmiano le piante d’olivo - ci spiega Valentini - ma sicuramente sono piante più forti, che si adattano al caldo. Sulle olive il problema è l’invasione degli insetti che con questi climi tropicali proliferano sempre di più. Quest’anno il calo della produzione delle olive è del 50%, invece quello delle uve si attesta al 35%».
Gli impianti del frantoio di Valentini e Cerretani
«Già nel ‘74 - ci spiega Cerretani - siamo stati il primo frantoio in Abruzzo ad utilizzare l’impianto continuo, cioè un insieme di macchinari collegati in continuità tra di loro che esclude ogni interruzione nella lavorazione premiando così la qualità dell’olio. L’olio è vita, è un alimento, è un medicinale a tutti gli effetti, è un antiossidante, e su questo aspetto occorrerebbero più informazioni e più cultura».
«Già dal 2013 quando mi caddero le vigne - ci racconta Francesco - io e mia moglie Elena pensammo che era arrivato il momento di investire su un progetto imprenditoriale più sicuro, da qui l’idea del frantoio insieme ad Alberto. Tra mio padre e suo padre Ettore c’era un lungo rapporto di stima e amicizia che ora prosegue tra noi figli. Per l’investimento abbiamo attinto ai fondi del PSR ma in Italia la burocrazia tende più a rallentare il lavoro che ad accelerarlo e abbiamo perso tanto tempo».
L’olio di Valentini, principale cliente di questo frantoio, uscirà con la sua storica etichetta, invece, la nuova etichetta del frantoio oleario ValentiniCerretani, che ricordiamo lavorerà per conto terzi, è ispirata ad un disegno dei primi del ‘900 dell’artista loretese Mario Di Carlo. «La cultura dell’
olio deve ancora crescere tanto, e il nostro contributo lo daremo anche aprendo questo luogo ad eventi, spettacoli teatrali, corsi, degustazioni. Abbiamo investito soldi, tempo, idee e progetti - concludono i due frantoiani - L’obiettivo è diventare un punto di riferimento per l’Abruzzo e creare una rete con i colleghi abruzzesi».
Per informazioni:
www.valentinicerretani.it