Con l’inizio del nuovo anno riparte Veganuary, la campagna globale che invita a sperimentare per 31 giorni un’alimentazione 100% vegetale insieme a milioni di persone in tutto il mondo. Dal 1° gennaio, anche l’Italia partecipa nuovamente all’iniziativa grazie a Essere Animali, organizzazione no profit impegnata nella tutela degli animali allevati e partner ufficiale del progetto.

Una ribollita completamente vegana
Nata nel Regno Unito nel 2015, Veganuary ha supportato in dieci anni oltre 2 milioni di persone nel provare un’alimentazione plant-based, mettendo a disposizione strumenti concreti, gratuiti e accessibili per affrontare il cambiamento in modo graduale e consapevole.
Veganuary in Italia: il ruolo di Essere Animali
Veganuary è arrivato in Italia nel 2020 grazie a Essere Animali, che cura il sito italiano dell’iniziativa e accompagna gli iscritti durante tutto il mese di gennaio. L’obiettivo è rendere l’alimentazione vegetale comprensibile, pratica e adatta alla vita quotidiana, superando dubbi e pregiudizi spesso associati a questo stile alimentare.
Attraverso l’iscrizione gratuita, gli utenti ricevono un percorso strutturato che combina informazione nutrizionale, ricette e supporto motivazionale, favorendo un approccio inclusivo e non prescrittivo.
Cosa offre Veganuary: ricette, supporto e vantaggi esclusivi
Chi partecipa a Veganuary Italia ha accesso a numerosi contenuti pensati per accompagnare ogni fase del mese:
- Ricette veloci e proteiche, raccolte in tre ricettari tematici: uno dedicato alle proteine, uno per chi è alle prime armi in cucina e uno pensato per l’alimentazione dei bambini. Sono inclusi anche menu settimanali e idee pratiche per colazione, pranzo, cena e snack.
- Supporto quotidiano e community, attraverso 31 email giornaliere con consigli nutrizionali, suggerimenti pratici e testimonianze di persone che condividono lo stesso percorso.
- Sconti e segnalazioni esclusive su prodotti vegan, brand e servizi che aderiscono all’iniziativa per tutto il mese di gennaio.
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Stufato di ceci vegano alla marocchina
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Torta della nonna, un grande classico in versione veggie
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Veganuary si propone come un’esperienza temporanea e accessibile, lontana da imposizioni o scelte definitive. Come sottolinea Valentina Taglietti, responsabile alimentazione sostenibile di Essere Animali: «Partecipare a Veganuary significa prendersi cura di sé e del pianeta, un pasto alla volta. Veganuary non è "diventare vegan per sempre", è semplicemente provare per 31 giorni, scoprire cose nuove, vedere come ci si sente e decidere che cosa fare dopo. I motivi per iscriversi sono tantissimi: per la salute, perché mangiare vegetale significa più energia, migliore digestione e riduzione del rischio di malattie croniche; per l'ambiente, perché è uno dei gesti più efficaci per diminuire la propria impronta ecologica; per gli animali e un sistema alimentare più compassionevole; e infine per la curiosità: gennaio è il momento perfetto per scoprire nuovi sapori e iniziare l'anno con il piede giusto. Insomma, c’è solo da guadagnarci! E per chi avesse ancora dei dubbi, abbiamo creato un quiz dedicato che risponde alla domanda “ma fa davvero per me?”».

Valentina Taglietti, responsabile alimentazione sostenibile di Essere Animali
A rafforzare il valore dell’esperienza contribuiscono le storie di chi ha già preso parte a Veganuary. Elisabetta, iscritta a Veganuary Italia lo scorso anno, racconta: «Consiglierei Veganuary perché... perché no? Non facciamo del male a nessun essere vivente, e per me è un concetto semplice e bellissimo. Iniziata come una sfida con me stessa, non lo è stata: mi ha fatto scoprire aromi, odori, sapori che sono sempre stati a portata di mano. È stata un'occasione per combinarli e valorizzarli, e non ho più smesso. Mi sono sentita in pace con le mie scelte e con la vita intorno».
Alimentazione vegetale e famiglia: il punto di vista scientifico
Il tema dell’alimentazione vegetale è sempre più presente nel dibattito pubblico, anche in relazione alla salute di bambini e famiglie. Sul tema interviene Verdiana Ramina, dietista specializzata in alimentazione infantile: «Di alimentazione vegetale si parla sempre più spesso, e anche se i dubbi e le perplessità ci sono, è importante conoscere l’unico parere autorevole che vale la pena ascoltare. Oggi la scienza ci dice chiaramente che un’alimentazione vegetale può trovare spazio nella quotidianità di tutta la famiglia, anche quando ci sono bambini, se costruita con consapevolezza. Questo perché nel mondo vegetale ci sono molte più risorse di quello che pensiamo e pianificando al meglio l’alimentazione vegetale può essere seguita in tutte le fasi della vita, anche in quelle della crescita dei bambini».

Verdiana Ramina, dietista specializzata in alimentazione infantile
I numeri di Veganuary e l’interesse degli italiani
Secondo un sondaggio YouGov, a gennaio 2025 il 30% della popolazione italiana, pari a circa 17 milioni di persone, ha sentito parlare di Veganuary e il 2% ha partecipato attivamente. Un dato che conferma la crescente attenzione verso i temi legati a ambiente, salute ed etica alimentare.
Impatto ambientale e benefici per la salute
Il sistema alimentare attuale ha un impatto significativo sul pianeta. Secondo il rapporto della Commissione EAT-Lancet, è responsabile di circa il 30% delle emissioni globali di gas serra e di 15 milioni di morti evitabili ogni anno. Studi scientifici recenti indicano che una dieta vegetale può ridurre del 46% le emissioni di CO2, diminuire il consumo di acqua del 7% e l’uso del suolo del 33%.
Dal punto di vista della salute, una ricerca europea su oltre 266 mila persone ha evidenziato che un elevato consumo di cibi ultra-processati aumenta il rischio di multimorbilità del 9%. Lo stesso studio mostra che le alternative vegetali ultra-processate non presentano questa associazione negativa, a differenza dei prodotti animali ultra-processati. Veganuary si inserisce così in un contesto più ampio di riflessione sul cibo, proponendo un mese di sperimentazione consapevole per scoprire un’alimentazione vegetale accessibile, informata e supportata.