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Per i danni del granchio blu, il governo vuole ridurre l'Iva delle ostriche al 10%

Lo ha annunciato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida: il governo punta a ridurre l'Iva sulle ostriche dal 22% al 10% per sostenere gli acquacoltori italiani e contrastare la crisi causata dal granchio blu. La proposta, sostenuta da Forza Italia e Lega, ha però suscitato polemiche, con critiche dall'opposizione che la ritiene una misura a favore dei beni di lusso

04 marzo 2025 | 17:04
Ostriche italiane: il governo vuole ridurre l'Iva al 10%

Le ostriche potrebbero presto diventare un bene più accessibile per i consumatori italiani. Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha infatti dichiarato l'intenzione di abbassare l'Iva su questo prodotto, attualmente fissata al 22%, con l'obiettivo di portarla al 10%. La proposta, sostenuta da Forza Italia e Lega, mira a rendere le ostriche meno costose per il pubblico e a sostenere gli acquacoltori italiani, in particolare quelli messi in difficoltà dalla proliferazione del granchio blu. Ma non sono mancate le polemiche.

Lollobrigida: «Le ostriche non devono essere un prodotto di lusso»

Lollobrigida ha illustrato questa misura durante una degustazione di ostriche al Senato, promossa dal senatore di Fratelli d'Italia, Alberto Balboni. «L'obiettivo è quello di abbassare l'Iva sulle ostriche per contrastare il prezzo e mettere più utenti possibili nella condizione di poter acquistare questo prodotto che non deve essere di lusso, ma è un prodotto sano che viene da un prezioso lavoro degli acquacoltori e può mettere in condizione di creare ricchezza e reddito per queste categorie che sono per noi strategiche ed importanti» ha dichiarato il ministro.

Per i danni del granchio blu, il governo vuole ridurre l'Iva delle ostriche al 10%

Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida

Il provvedimento si inserisce nel più ampio piano del governo per contrastare gli effetti della proliferazione del granchio blu, una specie invasiva che ha colpito duramente il settore dell'acquacoltura, in particolare nella zona di Goro, in Emilia-Romagna: «Sono venuto qui per salutare i pescatori, in particolare quelli di Goro, perché loro rappresentano una realtà drammatica, colpita in particolare dal fenomeno della fluttuazione in abbondanza del granchio blu, cioè una proliferazione della specie che ha messo in ginocchio gli acquacoltori» ha spiegato Lollobrigida ai giornalisti presenti.

Ostriche: le azioni e gli obiettivi del governo

Secondo il ministro, il governo ha già adottato interventi significativi per contrastare questa emergenza: «Il governo è intervenuto in maniera massiccia. Ha nominato un Commissario straordinario e ha stanziato 49 milioni circa di euro complessivi per il settore riuscendo quindi a compensare le criticità». Per Lollobrigida, però, non basta solo risarcire i danni subiti: è infatti necessario anche un approccio strategico per garantire la sopravvivenza e il rilancio del settore. «La compensazione delle criticità non può che avere una visione strategica che è quella di riuscire ad utilizzare e valorizzare dei prodotti che possono mettere in condizione le comunità colpite di resistere e sopravvivere in questa fase rilanciando la propria attività» ha aggiunto.

La riduzione dell'Iva sulle ostriche coltivate in Italia rientra in questa strategia, insieme alla valorizzazione del granchio blu come nuova risorsa gastronomica: «Non rinunciamo certamente al mercato legato alla venericoltura e alla mitilicoltura - ha precisato Lollobrigida - però accanto a queste, abbiamo valorizzato il granchio blu, abbiamo detto fin dalla prima volta che era un problema, ma poteva essere una risorsa, e grandi investitori stanno intervenendo in questo settore, anche con fondi privati, per creare una filiera competitiva di quel prodotto e accanto abbiamo ovviamente alcuni prodotti che sono più resistenti al granchio blu, tra cui le ostriche che sono un bene di lusso perché sono care. Non è che la natura le ha fatte come bene di lusso».

Per i danni del granchio blu, il governo vuole ridurre l'Iva delle ostriche al 10%

Ostriche: la riduzione dell'Iva permetterebbe agli acquacoltori italiani di essere più competitivi

Secondo il ministro, la riduzione dell'Iva permetterebbe agli acquacoltori italiani di essere più competitivi a livello europeo: «Avere la possibilità di avere una fiscalità in linea con la fiscalità che esiste nel resto d'Europa, mette i nostri acquacoltori nella condizione di competere alla pari. E questo - assicura - è lo sforzo che stiamo facendo. L'impegno che abbiamo assunto - conclude Lollobrigida - è quello di abbassare l'Iva per contrastare il prezzo, mettere più utenti possibili nella condizione di poter acquistare, di poter accedere a questo prodotto, che non deve essere di lusso, perché è un prodotto sano, che viene da un prezioso lavoro degli acquacoltori, in questo caso ovviamente si tratta di ostriche di allevamento, e può mettere in condizione di creare ricchezza e reddito per queste categorie che sono per noi strategiche ed importanti».

Lollobrigida e la proposta di abbassare l'Iva sulle ostriche: è polemica

Nonostante la proposta del governo, le critiche non si sono fatte attendere. Barbara Floridia, senatrice del Movimento 5 Stelle, ha attaccato duramente Lollobrigida, definendo la sua idea uno scivolone: «Un'altra gaffe di Lollobrigida: vuole abbassare l'Iva sulle ostriche mentre alle famiglie hanno riservato l'aumento su pannolini e assorbenti. L'Italia è in bolletta, ma la casta targata Meloni pensa alle ostriche. Quale sarà la prossima proposta? Togliere l'Iva sullo champagne? Detassare le extension e le borse griffate?» ha scritto su X. Il dibattito resta quindi aperto: la riduzione dell'Iva sulle ostriche coltivate in Italia sarà davvero un sostegno concreto per il settore dell'acquacoltura o rischia di essere percepita come un provvedimento a favore dei consumi di lusso? La risposta arriverà nei prossimi mesi, quando la proposta sarà discussa in Parlamento.

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