Icam Cioccolato, storica realtà lecchese dal 1946, si conferma punto di riferimento per il mondo professionale grazie a un’offerta di cioccolati d’eccellenza, pensati per rispondere alle esigenze di pasticceri, cioccolatieri e gelatieri. Con i brand Agostoni e Icam Professional, l’azienda promuove una visione moderna della cultura cioccolatiera italiana, valorizzando filiere controllate e sostenibili, lavorazioni d’avanguardia e un’attenzione costante alla qualità delle materie prime.

Icam Cioccolato si conferma punto di riferimento per il mondo professionale grazie a un’offerta d’eccellenza
«Siamo una family business da tre generazioni - racconta Giovanni Agostoni, presidente dell’azienda - e continueremo a crescere restando fedeli alla nostra vocazione: un cioccolato che parte dalla piantagione e arriva alla tavoletta, nel segno della sostenibilità, della qualità e del rispetto per le persone».
Cioccolato per professionisti: tra sostenibilità e controllo della filiera
La forza di Icam è nella gestione integrata della filiera: dalla selezione delle fave di cacao in piantagioni selezionate in America Latina, Africa e Asia, fino al prodotto finito. Questo approccio consente all’azienda di garantire standard elevati di qualità e sicurezza alimentare, offrendo prodotti altamente performanti per i professionisti.
Il brand Agostoni rappresenta il vertice dell’offerta Icam: cioccolati monorigine e Grand Cru dal profilo aromatico autentico, espressione di territori unici e tecnologie produttive sostenibili. «È un marchio sinonimo di qualità superiore. Nasce da un lavoro minuzioso sulla filiera, in collaborazione con piccoli produttori locali», spiega Agostoni.
Nuove origini per Agostoni: Grand Cru dall’India e Monorigine dalla Bolivia
Il portfolio Agostoni si arricchisce oggi di due nuove referenze pensate per i professionisti più esigenti.
Il Grand Cru Idukki 67%, prima referenza orientale della gamma, nasce nel distretto indiano di Idukki. Un cioccolato fondente che esprime un ventaglio aromatico complesso: note iniziali acidule, sfumature amare e dolci, retrogusto floreale e fruttato. Il cacao cresce in una biodiversità ricchissima, accanto a cocco, papaya, mango, spezie come pepe nero, noce moscata e cardamomo. Il risultato è un prodotto dal profilo sensoriale distintivo, ideale per interpretazioni gourmet.

Grand Cru Idukki 67% e Monorigine Bolivia 73% di Icam
Il Monorigine Bolivia 73% proviene dalle alture a nord di La Paz, in un territorio ideale per il cacao fine. In tazza rivela equilibrio tra acidità e amarezza, con note di frutta secca e un finale floreale. Una copertura versatile, perfetta per pralineria, mousse e lavorazioni di alta pasticceria.
Vanini compie 10 anni: novità al cioccolato dal Perù all’Uganda
L’altra anima di Icam è rappresentata da Vanini, linea consumer che compie dieci anni. «Abbiamo lanciato Vanini con coraggio - racconta Agostoni - e oggi si declina in tre linee di tavolette, ciascuna con la propria identità territoriale».

L’altra anima di Icam è rappresentata da Vanini, linea consumer che compie dieci anni.
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La linea Bagua, dal cacao amazzonico peruviano.
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La linea Uganda, dal cacao biologico coltivato nella subsidiary fondata da Icam nel 2010.
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La nuova gamma Tasting Experience, pensata per il grande pubblico, che privilegia abbinamenti golosi e ricette più indulgenti.
Tra le novità in arrivo: una tavoletta al Rum e cacao Bagua, ad alti solidi di cacao, e tre referenze natalizie ispirate ai dessert internazionali più amati. «Siamo già proiettati sul Natale: vogliamo stupire il pubblico con proposte uniche, emozionali, da condividere».
Il mercato del cacao e la sfida della disponibilità
Sul fronte globale, Icam guarda con attenzione alla crisi della materia prima: «Da due anni viviamo la peggior crisi di disponibilità di cacao della storia. Il prezzo è ai massimi storici e l’intero settore attende un raccolto ricco che possa alleggerire la tensione sui costi».

Giovanni Agostoni, presidente di Icam
Nonostante le difficoltà, Icam cresce: il 60% del fatturato proviene già dai mercati esteri, con presenza in oltre 70 Paesi. E il futuro è tracciato: «Abbiamo avviato un piano industriale per raddoppiare la capacità produttiva dello stabilimento di Orsenigo entro il 2028. Il nostro obiettivo è servire più clienti, più mercati, più canali, restando un’azienda a misura d’uomo».
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