Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 05 dicembre 2025 | aggiornato alle 13:46| 116152 articoli in archivio

eccellenza

Umbria, terra dell’olio: i frantoi che resistono da secoli e innovano con il biologico

Fausto Borella
di Fausto Borella
19 settembre 2025 | 11:13

LUmbria da sempre custodisce un mosaico di cultivar e paesaggi: dalle colline di Assisi e Spoleto, dove la cultivar del Moraiolo domina incontrastata, fino ai pendii del Trasimeno, dove la Dolce di Agogia sprigiona i suoi sentori di frutta fresca. Ed infatti il suo è un olio extravergine unico.

Umbria, terra dell’olio: i frantoi che resistono da secoli e innovano con il biologico

Le colline umbre, cuore della produzione olivicola italiana

Le cultivar umbre e i territori

Nei Colli Martani, seguendo l’incantevole percorso attraverso i borghi medievali, si incontra la varietà San Felice, selezionata dai monaci dell’omonima abbazia; sugli Amerini invece, che guardano alla valle del Tevere, nasce un olio più leggero e delicato come il Raio; negli Orvietani, infine, caratterizzati da una campagna più morbida, troviamo Leccino e Frantoio, da cui prende vita un olio equilibrato e vellutato.

Umbria, terra dell’olio: i frantoi che resistono da secoli e innovano con il biologico

La cultivar Moraiolo è il simbolo della tradizione olivicola umbra

I numeri della produzione olivicola umbra

Il settore produttivo dell’olio umbro possiede un peso specifico notevole: rappresenta circa il 3% della produzione agricola nazionale e coinvolge circa 27.000 aziende e 270 frantoi. Gli oliveti occupano quasi 27.000 ettari, ospitando 5,5 milioni di piante. La produzione oscilla tra le 30.000 e 60.000 tonnellate di olive, con una resa media attorno al 18.5%, che corrisponde a un quantitativo finale fra 5.500 e 11.000 tonnellate d’olio.

La crescita della Dop Umbria

Un capitolo a parte merita la Dop Umbria, che nel 2024 ha conosciuto un anno di forte consolidamento. Gli ettari dedicati a questa denominazione hanno superato i 7.400 (+10% rispetto al 2023), con 1.413 operatori inseriti nella filiera certificata.

Umbria, terra dell’olio: i frantoi che resistono da secoli e innovano con il biologico

L’eccellenza certificata: l’olio Dop Umbria

Le olive molite per la Dop sono state oltre 9.400 tonnellate, il doppio rispetto alla campagna precedente, e hanno generato circa 1.290.000 litri di olio certificato, anch’esso raddoppiato rispetto al 2023. A fine dicembre erano già stati certificati 354.000 litri, oltre il 50% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e le proiezioni fanno ipotizzare di poter raggiungere i livelli record del 2020, pari a circa 516.000 litri.

Olio Extravergine d'Oliva Dop Colli Martani - Musivum, Gualdo Cattaneo (Pg)

È sempre una grande gioia incontrare giovani appassionati e volenterosi, capaci di credere davvero in quello che fanno. Ed è proprio questo il caso di Piergiorgio e Francesco, che spinti dalla volontà di preservare l’eredità del loro nonno, hanno dato vita ad un’azienda speciale. Già il nome è fortemente evocativo: Musivum ovvero “mosaico”. Nella loro visione, infatti, ogni tassello, dal più evidente al più celato, ha un valore unico e contribuisce a creare un’opera finale che racconta di amore, rispetto, innovazione e tradizione.

Umbria, terra dell’olio: i frantoi che resistono da secoli e innovano con il biologico

Olio Extravergine d'Oliva Dop Colli Martani - Musivum, Gualdo Cattaneo (Pg)

Incredibile il loro olio Dop Colli Martani che con il suo gusto morbido e l’aroma fruttato intenso rimanda a note di erba verde, fiori di rosmarino e note agliacee. Consigliato in abbinamento ad una buona zuppa di verdure o con una fresca bruschetta, per quel tocco amaro e piccante.

[cartiglio_pers]1[/cartiglio_pers]

Experience - Marfuga, Campello sul Clitunno (Pg)

Fin dal 1817, Marfuga ha sempre realizzato alcuni fra i più premiati oli extravergini d’oliva. Ad oggi, Francesco Gradassi e Federica Tondini continuano con la loro produzione artigianale di oli che loro chiamano “oli estremi”, poiché sono coraggiosi, intensi e realizzati nei loro 50 ettari di proprietà in Umbria. Frutto di una attenzione meticolosa, dalla raccolta all’imbottigliamento, i loro oli sono pieni di carattere.

Umbria, terra dell’olio: i frantoi che resistono da secoli e innovano con il biologico

Experience - Marfuga, Campello sul Clitunno (Pg)

Per esempio, “Experience”, un blend di olive che nasce dalla rigorosa attenzione di Francesco, dalla pianta al frantoio. Un olio dal colore verde con un gusto erbaceo con note di mandorla verde e carciofo. Ottimo per tutti i condimenti a crudo e soprattutto sulle verdure grigliate.

[cartiglio_pers]2[/cartiglio_pers]

Mosto d’Oliva - Agraria Giulio Mannelli, Trevi (Pg)

L’azienda Agraria Giulio Mannelli è una realtà a conduzione famigliare che per anni ha fatto dell’olio extravergine d’oliva l’espressione autentica della passione per la terra e per i suoi prodotti millenari. Orgoglio dell’azienda, il frantoio inaugurato nel 2008 permette una molitura a ciclo continuo, con estrazione a freddo e controllo costante della temperatura. Da qui nascono più di 10 tipologie di oli di qualità.

Umbria, terra dell’olio: i frantoi che resistono da secoli e innovano con il biologico

Mosto d’Oliva - Agraria Giulio Mannelli, Trevi (Pg)

Fra di essi onorevole menzione va a Mosto d’Oliva, un blend dal gusto delicato ma particolare con una nota leggera di pepe verde che regala una lunga persistenza. Ottimo per le bruschette.

[cartiglio_pers]5[/cartiglio_pers]

Moraiolo - Ciarletti, Trevi (Pg)

Divulgare la cultura dell’olio, le sue proprietà benefiche e i suoi valori nutrizionali, è la missione della famiglia Ciarletti. Da generazioni curano i loro oliveti, associando la tradizione all’innovazione. Ogni fase è seguita con passione ed attenzione: dalla potatura alla raccolta a mano, dalla lavorazione in frantoio alla conservazione. I loro oli nascono nel loro frantoio, grazie ad un processo di estrazione a freddo ed un impianto continuo a due fasi.

Umbria, terra dell’olio: i frantoi che resistono da secoli e innovano con il biologico

Moraiolo - Ciarletti, Trevi (Pg)

Particolarmente interessante è il loro monocultivar Moraiolo, avvolgente e ricco di sapori. Al palato risulta complesso ma equilibrato, spaziando fra gusti di cardo, erbe aromatiche e spezie. Da il suo meglio in abbinamento a carni rosse alla brace o formaggi stagionati.

[cartiglio_pers]3[/cartiglio_pers]

Nativo Biologico - Terre di Todi, Todi (Pg)

Terre di Todi è un’azienda agricola biologica dall’anima giovane, che affonda le sue radici in quattro generazioni di amore per la terra. Oggi è portata avanti da una generazione femminile. Tra le colline di Todi, cuore verde dell'Umbria, nascono i suoi oli extravergini d’oliva: autentici ed intensi, sono capaci di restituire il carattere vivo del territorio. Ogni assaggio ci racconta una storia di tradizione e innovazione, di rispetto per la natura e di una qualità che non accetta compromessi.

Umbria, terra dell’olio: i frantoi che resistono da secoli e innovano con il biologico

Nativo Biologico - Terre di Todi, Todi (Pg)

Il loro “Nativo Biologico Terre di Todi” è intrigante con note fruttate di mandorla acerba e peperone giallo maturo. Al gusto si percepisce subito il sapore di melanzana croccante e una nota delicata di curry. Si tratta di un olio equilibrato con un finale bilanciato che non ha picchi di piccante o amaro. Risulta perfetto in abbinamenti con secondi piatti di carne, come una vitella.

[cartiglio_pers]4[/cartiglio_pers]

© Riproduzione riservata