Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
giovedì 18 dicembre 2025 | aggiornato alle 00:06| 116395 articoli in archivio

Valorizzazione

Provolone Valpadana Dop, dove Nord e Sud si incontrano

Leonardo Felician
di Leonardo Felician
28 marzo 2022 | 16:28

Il Provolone Valpadana Dop va in campagna, ma non in mezzo ai campi: si tratta di una campagna pubblicitaria varata senza risparmio di mezzi con un progetto cofinanziato per tre anni dall’Unione Europea, che si rivolge a consumatori tra i 25 e i 50 anni sensibili alla differenza fatta dai prodotti di qualità. L’obiettivo è quello di rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento del marchio di questo formaggio a pasta filata prodotto con latte di vacca, che può essere assaggiato in due diverse tipologie: dolce e piccante.

Provolone Valpadana Dop, dove Nord e Sud si incontrano

La storia del Provolone Valpadana 

Si tratta di un formaggio tipico dell’Italia settentrionale, la cui presenza è attestata fin dalla seconda metà del XIX secolo: si potrebbe dire che è nato con l'Unità d'Italia, perché le sue origini sono il risultato dell’incontro tra due diverse tradizioni, la cultura casearia delle "paste filate" del Sud con la vocazione lattiero-casearia della Pianura Padana. Questo incrocio di saperi e sapori ha dato vita a un formaggio molto particolare, prodotto oggi in alcune province delle regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Trentino Alto-Adige.

 

 

Il Consorzio Tutela 

Il Consorzio Tutela Provolone Valpadana Dop nato nel 1975 ha sede a Cremona, cuore della zona di produzione e raccoglie produttori di latte, trasformatori e stagionatori. La sua missione è la tutela della forte identità di questo formaggio, la comunicazione ai consumatori e il presidio a difesa da frodi e contraffazioni alimentari. Su incarico del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali guidato dal ministro triestino Stefano Patuanelli, il Consorzio oltre a controllare le varie fasi di produzione assiste i soci dal punto di vista tecnico-scientifico e di sviluppare i mercati attraverso azioni promozionali e di marketing. Una particolare attenzione è rivolta alla protezione della filiera da ogni forma di concorrenza sleale.

Dolce o piccante? 

Il provolone dolce si assaggia da solo e insieme al pane, ma si presta a un gran numero di abbinamenti nella preparazione dei piatti, dagli antipasti ai primi e ai secondi. Si distingue dalla tipologia piccante perché il latte di vacca viene coagulato con caglio di vitello, e la stagionatura è di più breve durata, per un periodo che va dai 10 ai 90 giorni. Il risultato finale è un formaggio gustoso e piacevole alla vista: una crosta dura e sottile di colore paglierino avvolge un cuore più chiaro e compatto dal sapore unico e delicato.

Il gusto deciso del provolone piccante lo rende adatto per caratterizzare diversi tipi di piatti e per assaggiarlo in abbinamento a vini corposi. Il latte viene coagulato con il caglio di capretto o di agnello e la stagionatura è molto più lunga, a volte oltre i 12 mesi.

Provolone Valpadana Dop, dove Nord e Sud si incontrano

Un libro e... qualche critica

A supporto della campagna pubblicitaria è stato pubblicato un libro intitolato “Il mondo dentro un assaggio” e realizzato un sito internet bilingue, in italiano e inglese, progettato ad hoc con testi interessanti e belle immagini: entrambi contengono la storia e numerosi suggerimenti di ricette interessanti e non particolarmente difficili, da realizzare a casa anche se non si è uno chef. 

Un plauso per l’iniziativa, tranne che per le scelte di realizzazione del sito internet, lento, dall’indirizzo inadatto ai consumatori italiani, inaspettatamente senza menzione del nome “provolone”, con suffisso .eu e non .it che fa perdere identità al prodotto e per di più protetto da copia per rendere difficile lo scarico delle ricette: scelte di comunicazione tutte davvero discutibili.

www.sweetorspicycheese.eu

 

© Riproduzione riservata