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Andrea Radic nuovo Cavaliere dell’Ordine del tartufo e dei vini d’Alba

Al Castello di Grinzane Cavour, tra i nuovi cavalieri dell’Ordine del tartufo e dei vini d’Alba sono stati nominati personaggi che per vari motivi promuovono e rappresentano le eccellenze enogastronomiche italiane

17 ottobre 2016 | 12:45

Il tartufo bianco di Alba e i vini del territorio sono sempre più elemento rappresentativo delle eccellenze di una zona riconosciuta in tutto il mondo come emblema della qualità della cultura enogastronomica italiana. Lo ha dimostrato il 266° Capitolo dell’Ordine dei Cavalieri del tartufo e dei vini d’Alba, che ha insignito del titolo di cavaliere 17 nuove persone a vario titolo rappresentative della tradizione e dell’innovazione del territorio delle Langhe. Il Gran maestro Bianca Vetrino ha voluto con sé come ospite d’onore Alan Bryden, presidente della federazione delle confraternite baccaniche, che ha molto apprezzato l’attività dell’Ordine di Grinzane Cavour.

Alan Bryden, Bianca Vetrino e Andrea Radic

Alan Bryden, Bianca Vetrino e Andrea Radic

Tra i 18 nuovi cavalieri dell’Ordine del tartufo e dei vini d’Alba sono stati nominati personaggi che per vari motivi promuovono e rappresentano le eccellenze enogastronomiche italiane. Tra questi, Andrea Radic, giornalista e narratore enogastronomico, impegnato nella valorizzazione delle eccellenze agroalimentari italiane.

Splendida la cornice del Castello di Grinzane Cavour (Cn), impreziosita dallo spettacolo degli sbandieratori e da un paesaggio capace di valorizzare appieno vini e gastronomia del territorio piemontese.

Tra i postulanti che hanno fatto il loro ingresso nell’Ordine dei cavalieri del tartufo e vini d’Alba, molte storie particolari, in arrivo anche da fuori territorio, legate in qualche modo alle Langhe e ai suoi prodotti. Come quella dell’imprenditore calzaturiero Mario Moreschi, che si è inventato “le carpe al vino”, il notaio Gustavo Gili, presidente del Comitato notarile di Piemonte e Valle d’Aosta, ma anche “Accademico dell’Agnolotto” e grande estimatore di vini e cibi, e Almir Ambesovic, 38 anni, fuggito a 17 da una Sarajevo in guerra e fondatore a Milano di un’azienda di software che ha poi ideato il famoso portale di prenotazione online per i ristoranti “Restopolis”.

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