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La ricetta che apre le porte Donare un libro di cucina per solidarietà

27 novembre 2017 | 11:16

Sarà lanciato il 29 novembre al museo d’Arte e Scienza di Milano, il progetto #laricettacheapreleporte, a favore di Amesip associazione marocchina di aiuto ai bambini in situazioni precarie di Salé e Rabat.

L’iniziativa propone un modo alternativo e concreto per partecipare all'ampliamento di una biblioteca per la scuola Shems’y di arti culinarie di Salé in Marocco. Donando al museo uno o più libri di cucina in lingua francese, inglese e italiana, ciascun partecipante riceverà in dono la possibilità di accedere alla serata inaugurale gratuitamente.

(La ricetta che apre le porte Donare un libro di cucina per solidarietà)

«Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni», sosteneva Ennio Flaiano, giornalista, sceneggiatore e scrittore italiano. Sarà il libro a ridare a questi ragazzi, che provengono da famiglie disagiate, un rifugio. La scuola Shems’y di arti culinarie a Salé - nella periferia disagiata di Rabat - in Marocco, è nata per favorire l’inserimento sociale e professionale di giovani provenienti da questi contesti di disagio sociale. Attraverso l’apprendimento di competenze tecniche e professionali che consentono loro di inserirsi in realtà lavorative, i ragazzi ricevono anche ogni genere di cura e sostegno per orientarsi nelle scelte di studio e ritrovare fiducia in sé stessi.

La scuola Shems’y, tra i progetti formativi sostenuti da Amesip ha una durata di due anni e insegna ai giovani di ambo i sessi - 35 femmine e 35 maschi - un mestiere, aiutandoli a recuperare la consapevolezza delle proprie potenzialità. In un contesto arabo-francese tutti gli allievi ricevono nel primo anno una formazione di base, con lezioni di matematica e informatica. Dal secondo anno inizia la specializzazione secondo i loro talenti e inclinazioni. Per completare la loro preparazione, la conoscenza delle lingue permetterebbe loro di trovare ulteriori possibilità di carriera, di crescita e di viaggio, ad esempio, verso altri paesi francofoni - Maghreb, Senegal, Costa d’Avorio - e anglofoni - vicino e Medio Oriente.

L'ampliamento della piccola biblioteca con una sezione dedicata a testi culinari in francese, inglese e italiano diventa così un modo per arricchire ulteriormente il percorso di questi giovani e di aiutarli ad affacciarsi sul mondo, attraverso l’apprendimento delle lingue. L’evento prenderà avvio alle ore 18.00, quando i libri raccolti dal museo, verranno suddivisi per lingua nella sala degli arazzi. Seguirà la presentazione del progetto con diversi interventi di relatori, anche via Skype, dal Marocco.

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