Si terrà il 30 gennaio, all’hotel Parco dei Principi di Roma, “Albergatore Day”, la manifestazione che riunisce una volta l’anno gli stati generali della ricettività capitolina. La più importante occasione di incontro e confronto tra i fornitori di prodotti e servizi alberghieri con i rappresentanti delle istituzioni.
«Questo evento - spiega il direttore generale di Federalberghi Roma,
Tommaso Tanzilli - affianca un’importante parte espositiva con le novità di 50 selezionate aziende ad un momento congressuale tra operatori e mondo della politica dove discutere delle più importanti urgenze del settore. Nel corso degli anni ad Albergatore Day sono stati presentati prodotti e soluzioni che hanno anticipato il mercato precorrendo i tempi».

La giornata si aprirà con la tavola rotonda dal titolo “Shadow Economy: il braccio di ferro tra lawmakers e lawbreakers. Best practices europee e mondiali. Italia e Roma fanalini di coda?”, che sarà suddivisa in due parti. Alla prima, intitolata “Il caso Italia”, sono attesi ad un confronto sul livello nazionale - a cui è stato invitato il ministro delle Politiche agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio - il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca e il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli. La seconda, dal titolo “Il caso Roma”, sarà animata dai contributi dell’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale, Carlo Cafarotti, dell’assessore al Turismo e Pari opportunità della Regione Lazio, Lorenza Bonaccorsi, e del presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli.
Indubbiamente quello della ricettività è un settore fondamentale per l’economia di Roma, anche se sta attraversando un periodo non facile alla luce di alcune criticità. «L’esplosione del fenomeno degli affitti brevi, di Airbnb e del correlato sommerso sta danneggiando le strutture alberghiere e i turisti», commenta Tanzilli. «Le prime a causa di una concorrenza spesso sleale dove viene elusa qualsiasi norma a tutela dei lavoratori, del mercato e della collettività, per non parlare di fiscalità, rovinando le aziende turistiche tradizionali e tutti quelli che operano correttamente riguardo le nuove forme di accoglienza».
«I clienti, d’altro canto, vedono disattese le loro aspettative di vivere un turismo esperienziale dove invece di un appartamento da condividere con un autentico cittadino romano si trovano di frequente, al momento del loro arrivo, abitazioni completamente vuote. Altro aspetto che sta incidendo in maniera negativa sull’ospitalità romana è l’immagine ammaccata della città, che sta perdendo attrattiva a causa di fenomeni negativi quali la perdurante crisi dei trasporti pubblici o problematiche legate ai rifiuti e alla pessima condizione del manto stradale urbano, peraltro amplificate sui social. Si sta avvertendo un livellamento verso il basso che determina una scarsa redditività a fronte di una forte produttività. E a soffrirne maggiormente sono gli alberghi a rapida obsolescenza, che con tariffe ridotte dalla presenza degli affitti brevi incontrollati non riescono a reperire le risorse per rinnovare ad esempio le strutture».
Tommaso Tanzilli
Naturalmente, nonostante le criticità, il settore alberghiero romano può vantare alcuni plus. «Rispetto a 10-15 anni fa - sottolinea Tanzilli - il livello della ristorazione negli alberghi è cresciuto tantissimo. Basti pensare che molti chef stellati della Capitale lavorano in grandi alberghi. È cambiata totalmente l’immagine e la percezione che ne hanno i clienti. Oggi mangiare in un ristorante di un albergo vuol dire provare un percorso enogastronomico di assoluto livello. Ovviamente a questo status si è arrivati anche grazie agli investimenti degli hotel che hanno compreso come il food rappresenti un elemento sempre più determinante per la clientela. Trascurarlo ormai è impossibile».
«Buone notizie anche sul fronte del turismo congressuale, caratterizzato da un cliente che con un neologismo si può definire “altospendente”. Roma finalmente si è adeguata agli standard dei grandi player mondiali intercettando questa fetta importante di turisti: un congressista ha una ricaduta economica sul territorio pari a tre turisti ordinari».
Albergatore Day, dopo la sessione mattutina, proseguirà nel pomeriggio con l’incontro/dibattito moderato dal vicedirettore di Federalberghi Roma, Gianluca De Gaetano, dal titolo “Carte di credito e prenotazioni alberghiere. Garanzia per chi?” e a seguire il seminario “Il valore del Food & Beverage in albergo. Spunti di innovazione dalla prima colazione alla cena”.

Dall’analisi dei nuovi trend e dall’investimento in una formazione continua del personale, alla luce della mutata geografia delle presenze turistiche, si delinea l’albergo del futuro che Tanzilli immagina «sempre più multitasking. Non necessariamente un luogo dove si dorme e pranza, ma un contenitore in continuo divenire, pieno di attività, dove il cliente può entrare per frequentare un corso di cucina, andare dal parrucchiere o in palestra».
Per informazioni:
www.albergatoreday.com