Oltre 30 laboratori di cucina, 20 incontri culturali, 24 piatti tradizionali di baccalà, 8 lezioni didattiche a tema, 4 sagre, 14 osti e, tanto altro ancora. Questi i numeri che definiscono la terza edizione di "Roma Baccalà" che animeranno fino all'11 settembre l'evento che, con grande entusiasmo di pubblico, ha preso il via in piazza Damiano Sauli della Garbatella.
L'edizione 2022 di Roma Baccalà
La 3ª edizione di Roma Baccà
Roma Baccalà è una festa golosa che celebra il merluzzo norvegese - baccalà se salato o stoccafisso se essiccato al vento - che, nonostante venga da tanto lontano, da secoli è parte della nostra storia. Ma non sarà solo il gusto e la tradizione delle tavole regionali al centro della manifestazione organizzata da Antonella Bussotti e Luca Roncolo di Un/Lab in collaborazione con l’VIII Municipio di Roma. Roma Baccalà affronta infatti le realtà delle comunità costiere e le problematiche legate alla sostenibilità della pesca e alla tutela dell'ambiente marino. Un impegno - questo- già attuato da oltre 20 anni in Norvegia, come ha detto nel talk show di apertura Martin Andestad, primo segretario della Reale Ambasciata Norvegese a Roma.
Roma Baccalà, kermesse ricca di appuntamenti
Francesca Rocchi, direttrice artistica della manifestazione, ha presentato al Teatro dello Scambio gli organizzatori e il programma dei quattro giorni. Tra i tanti sponsor, Fabio Massimo Pallottini direttore del Centro Agroalimentare di Roma che ospita il più rande mercato ittico d'Italia, il presidente di Arsial Mario Ciarla e Amedeo Ciaccheri del Municipio VIII.
«Il mondo del baccalà - ha detto Francesca Rocchi - è molto di più che un racconto legato ad un prodotto. È piuttosto un luogo metaforico che ha intrecciato avvenimenti storici fondamentali e che ha lasciato una traccia indelebile nella nostra matrice culturale gastronomica e religiosa. La forza della nostra manifestazione è probabilmente la visione nel portare temi culturali legati alla consapevolezza di ciò che siamo attraverso il cibo, e al contempo entrare in piazza con piatti emozionanti ed iconici».
Della nostra tradizione legata al consumo del baccalà ha parlato Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, dove la "stocco", portata nell'anno Mille dai normanni è divenuta piatto tipico di Mammola, un borgo alle pendici dell'Aspromonte, divenuto per questo famosa meta turistica.
La presentazione dell'edizione 2022 di Roma Baccala
Presentata la Guida del Baccalà
Altre Regioni come il Veneto, il Lazio e la Liguria vantano un legame profondo con la cultura di questo prodotto con piatti che il pubblico può gustare nei vari stand allestiti in piazza. E per chi al di là della manifestazione vuole provarlo nelle sue declinazioni romane è stata presentata per l'occasione la Guida "Baccalà", edita da La pecora Nera, con i luoghi iconici di Roma dove poterlo gustare e comperare (osterie, ristoranti, botteghe e pescherie). «Non mancherà una parte introduttiva - ha detto l'editore Simone Cargiani- con un ricettario dei piatti degli chef censiti».
In tanti hanno dato il loro contributo per questa terza edizione della Festa: da Slow Food Lazio all'Allenza dei Cuochi che nello spazio Ispirazioni in cucina lo presenteranno con abbinamenti di olio extravergine. Quest'anno inoltre per la prima volta sarà presente il MIPAAF, Dipartimento Pesca, nello spazio Educa con laboratori per sensibilizzare i bambini sui preziosi frutti del mare.
Negli stessi giorni di Roma Baccalà anche Eataly Ostiense proporrà il gusto del mare con la Sagra di pesce fritto e baccalà, che si svolgerà all'aperto.
Gli incontri in programma a Roma Baccalà
Molti gli incontri previsti: lo storico Claudio Ferlan parlerà del suo consumo nei giorni "di magro" in cui era vietato mangiare carne e delle differenze tra digiuno e astinenza mentre l’antropologa Lucia Galasso racconterà la disputa tra baccalà e aringa ai tempi della Controriforma. Dell'impiego del baccalà nella cucina portoghese parlerà invece Maria de Fatima Pereira Afonso del ristorante Tre Pupazzi.
Attesissimo, sabato 10, lo show cooking organizzato dalla Reale Ambasciata Norvegese, tra i partner dell'evento, e presentato da Francesca Romana Barberini alla presenza di Gunvar Lenhard Wie, direttore Italia del Norwegian Seafood Council. Ad eseguire tre piatti in un intrigante viaggio sensoriale nel Mare del Nord sarà il cuoco personale dell'Ambasciatore Johan Vibe.
Uno stand per la degustazione
La novità di Roma Baccalà: il Salotto Vib
Novità di questa edizione è il nuovo Salotto Vib con pranzi e cene di tradizione e anche innovative con lo chef veneziano Stefano Aldegretti e Anna Maria Palma di Tu Chef. Già all'apertura della festa il pubblico ha affollato gli stand per gustare i piatti delle Sagre d’Italia, rappresentanti della storia del baccalà e stocco in Italia: la Sagra di Badiola di Perugia, quella di Borgoricco Padova, di Mammola di Reggio Calabria e di Catanzaro.
È possibile, con l'acquisto di simbolici gettoni, gustare tanti piatti tra cui le Frittella di baccalà, il Baccalà alla vicentina o il Morzello, parte meno nobile del pesce, cotto al pomodoro e mangiato nel pane che ne assorbe il sugo. Grande successo anche del Filetto fritto in salsa Chimichurri, una contaminazione brasiliana di Tommaso Pennestri e Valeria Payero della "Trattoria Pennestri" dell'Ostiense, e del Baccalà in agrodolce con olive, uvetta e pinoli dell'Osteria Kosher "Casalino" di Via del Portico d'Ottavia, nel Ghetto Ebraico, e di Dolce Kosher di Via Fonteiana. Nella cucina giudaico romanesca il baccalà è stata sempre una risorsa e un orgoglio storico, come dice il titolare e chef Mino Zarfati che insieme alla figlia continua a prepararlo nei due locali di famiglia riproponendo scrupolosamente la ricetta di una mitica nonna.
Il programma completo di Roma Baccalà è disponibile qui.