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A Roma protagonista la birra italiana con “EurHop - Roma Beer Festival”

Mariella Morosi
di Mariella Morosi
03 ottobre 2023 | 13:44

Torna al Salone delle Fontane dell'Eur l'appuntamento con “EurHop - Roma Beer Festival”, il Salone internazionale di birra artigianale che richiama ogni anno decine di migliaia di appassionati dell'universo brassicolo. Dal 6 all'8 ottobre saranno in vetrina 800 birre, un'altra eccellenza del Made in Italy prodotta dal Veneto alla Sicilia, passando per il Lazio, la Liguria, l'Umbria e la Toscana. Potranno essere servite e degustate a due banconi da 45 metri ciascuno con oltre 400 spine. A selezionare la migliore produzione è Manuele Colonna, uno tra i maggiori esperti del settore birrario italiano e internazionale. Vasta sarà anche la gamma di stili e lavorazioni birrarie: come la moda, infatti, anche la birra ha le sue tendenze sempre in evoluzione.

A Roma protagonista la birra italiana con “EurHop - Roma Beer Festival”

A Roma la vetrina dei birrifici e microbirrifici italiani

Il ritorno alle birre meno amare e con poco alcol

Dopo diverse stagioni scandite dalle Ipa e delle Apa, le chiare di stile americano, le produzioni più recenti dei nostri mastri birrai stanno segnando un ritorno a birre meno amare, più beverine e a gradazione alcolica medio-bassa come le Pale Ale, le Bitter, le Mild, le Session Ipa di stile inglese o le Keller e le Helles di stile tedesco.

Protagonisti anche i birrifici agricoli

È stata dedicata una speciale attenzione ai birrifici agricoli che in crescita che oggi rappresentano il 23% del totale. Il loro valore aggiunto, rispetto ai birrifici tradizionali, è quello di autoprodurre le materie prime come un orzo di eccellente qualità, apprezzato anche all'estero, secondo il Consorzio Birra Italiana, con il risultato di un prodotto identitario nei sapori e nei profumi e con un vantaggio economico fiscale.

A Roma protagonista la birra italiana con “EurHop - Roma Beer Festival”

A Roma in vetrina 800 birre

A Roma la vetrina dei birrifici e microbirrifici italiani

«Dare spazio, nel Salone principale di EurHop, soltanto a birrifici e microbirrifici italiani - spiega Luca Migliorati, uno dei promotori del Festival - vuol dire tendere una mano agli imprenditori brassicoli nostrani, già messi a dura prova dalla crisi energetica e delle materie prime; ma vuol dire anche sottolineare che le birre italiane non hanno assolutamente nulla da invidiare alle più note produzioni inglesi e tedesche, ad esempio, che vantano una tradizione birraria secolare. La birra artigianale italiana e le sue materie prime hanno ormai una qualità altissima e sono apprezzate in tutta Europa, come dimostrano i premi vinti costantemente dai nostri birrai nei festival di tutto il mondo». Uno spazio sarà dedicato anche ad alcune birre estere, soprattutto americane, circa 50, con approfondimenti in sessioni di degustazioni dedicate.

Birra italiana in crescita e sempre più di qualità

Il comparto della birra artigianale italiano negli ultimi vent'anni è cresciuto in maniera esponenziale e ha superato la soglia dei 500 mila ettolitri l’anno, con una quota di mercato pari al 3,3% del mercato complessivo della birra. Dati che - nonostante la crisi economica ed energetica, in aggiunta allo stop della pandemia - attestano la crescita notevole di questo settore che conta oggi oltre 1200 microbirrifici e impiega oltre 93mila lavoratori, tra diretti e indiretti. Anche i birrifici artigianali a causa del consolidamento degli aumenti dei costi di produzione ormai strutturali rispetto al passato hanno sofferto: con costi energetici (+180%) e materie per l'imballaggio (+30%). E c'è anche timore per scadenza, il prossimo 31 dicembre, della riduzione delle accise per i microbirrifici.

A Roma protagonista la birra italiana con “EurHop - Roma Beer Festival”

A Roma l' EurHop - Roma Beer Festival

Ma a impattare negativamente sul comparto è anche il cambiamento climatico non solo a livello italiano ma anche mondiale. Per il quinto anno consecutivo, infatti, abbiamo assistito alla crisi dell'orzo e di alcune varietà di luppolo: le temperature troppo alte e le piogge, non frequenti ma troppo abbondanti, stanno mettendo a rischio la produzione di alcune varietà. Inevitabilmente, dunque, cambieranno nel corso dei prossimi anni gli stili di birra: alcune tipologie rischiano la fine della produzione per la difficoltà di reperire la materia prima originaria.

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