Prosegue con grande successo di pubblico il viaggio dei vini della Doc Roma nelle dimore storiche della capitale. E così dopo le tappe a Palazzo Ferraioli e a Palazzo Patrizi, il 17 dicembre a ospitare le cantine laziali con le loro migliori etichette saranno i grandiosi saloni e la Coffee House di Palazzo Colonna, che fu per secoli dimora di principi e papi. Saranno 34 le aziende vitivinicole aderenti al Consorzio Doc Roma a proporre in degustazione la loro produzione più rappresentativa e gli stessi titolari, spesso impegnati nel settore da generazioni, ne illustreranno le caratteristiche e i processi di vinificazione: una risposta alle esigenze dei nuovi wine lover sempre più interessati e competenti.

L'ultima tappa del viaggio del Consorzio Doc Roma fa tappa a Palazzo Colonna per un brindisi di fine anno
La riscoperta delle produzioni laziali
Le degustazioni saranno abbinate alle tipicità del generoso agroalimentare laziale, come formaggi e salumi accompagnati dal buon pane dei Castelli Romani. L'incontro a Palazzo Colonna sarà una ulteriore affermazione di una produzione di eccellenza di un territorio come quello laziale vocato da sempre al buon vino a cui numerose aziende negli ultimi anni hanno dedicato una nuova attenzione e che ora sta vivendo una nuova fortunata stagione. Notevole la biodiversità varietale con vitigni autoctoni ora riscoperti e valorizzati, dal Bellone al Cacchione fino al Bombino e alla Malvasia bianca di Candia. Altrettanto interessanti le diverse caratteristiche dei vini, nati da un territorio variegato, con terreni vulcanici, zone lacustri e collinari e pianure.
Coffee House, una location ricca di storia
L'evento è stato fortemente sostenuto dal Consorzio di tutela ed è stato realizzato con il contributo di Arsial, l'Agenzia regionale di sviluppo e l'innovazione in a gricoltura. Vuole essere un saluto di benvenuto al nuovo anno che sta per arrivare che dovrà - questo l'auspicio di tutti - riportarci a una meravigliosa normalità. L'iniziativa vuole però anche proporre un momento di storia e di cultura che fa da cornice e affianca tutte le espressioni della vita romana, anche quelle della produzione vitivinicola. Non è un caso, infatti, la scelta sia ricaduta su Coffee House, il luogo in cui la famiglia Colonna si riuniva anche per degustare i vini dei loro possedimenti intorno alla città - ancora oggi il comune agricolo più grande d'Europa - e che richiama con i suoi affreschi a temi legati al mondo enoico del mito, della convivialità e dell'amore. Sarà questo l'argomento con cui il critico d'arte Vittorio De Bonis intratterrà il pubblico.
Brindisi d'auguri fra Consorzio, soci e appassionati
«Per tutti noi soci del consorzio vini Roma Doc - sottolinea il presidente Tullio Galassini - questa sarà davvero una splendida occasione per chiudere un anno che ha che ha visto la nostra crescita e l'interesse verso la nostra produzione e per brindare al 2022 con i nostri appassionati. Voglio ringraziare quanti ci hanno sostenuto e continueranno a farlo in futuro in particolare l'Agenzia regionale Arsial che non ci ha mai fatto mancare in questi anni il suo prezioso è necessario supporto. L’area di produzione della Doc Roma ricade nella parte centrale del Lazio e comprende i territori litoranei, la Sabina romana, i Colli Albani, i Colli Prenestini e parte della campagna romana, in provincia di Roma. Il Lazio ha una superficie vitata di quasi 28mila ettari, quindi un’estensione senz’altro di tutto rispetto, che dà origine a oltre 2 milioni di ettolitri di vino».

La locandina dell'evento
Come partecipare
Non resta che prenotarsi per partecipare a questo incontro con il gusto e con l'arte della città scrivendo a: comunicazione@vinidocroma.it indicando la fascia oraria preferita. Saranno infatti due gli slot di ingresso in osservanza alle normative anti covid: 17-19 oppure 19.15-21.15. La prenotazione è obbligatoria. Inutile ricordare la necessità dell'esibizione del green pass.