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Eccedenze alimentari nei supermercati Galletti: Donazioni a chi è in difficoltà

Il ministro dell’Ambiente ha annunciato che la Legge di stabilità porterà ad una semplificazione procedurale e fiscale che agevolerà la cessione dei cibi invenduti nei supermercati: oggi sono 5,6 milioni di tonnellate, e producono un costo spaventoso (12,6 miliardi di euro l’anno)

29 ottobre 2015 | 12:23
Eccedenze alimentari nei supermercati 
Galletti: Donazioni a chi è in difficoltà

La nuova Legge di stabilità cercherà di limitare il più possibile gli sprechi di cibo, come ha spiegato ieri il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina facendo riferimento al piano SprecoZero e alle linee guida definite dalla Carta di Milano siglata in occasione di Expo 2015.

Un intervento che «predispone semplificazioni procedurali per la cessione gratuita di prodotti alimentari invenduti». Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti (nella foto), in audizione in commissione Affari sociali alla Camera, a proposito di quanto previsto nella Legge di stabilità. In tema di sprechi, ha proseguito, questa è «oggi una delle più urgenti necessità», per questo serve «incoraggiare la donazione dei cibi invenduti» nei supermercati «ma ancora commestibili a enti di beneficenza e persone in difficoltà».

Gian Luca Galletti

«Oggi una delle più urgenti necessità è quella di intervenire sul tema degli invenduti - osserva Galletti - il paradosso evidente che voglio porre alla vostra attenzione è quello dei supermercati, dove è più conveniente gettare via le eccedenze piuttosto che darle ad enti che operano a fianco di chi ha più bisogno».

Secondo Galletti «c’è allora l’assoluta necessità di incoraggiare la donazione dei cibi invenduti ma ancora commestibili a enti di beneficenza e persone in difficoltà. Dobbiamo farlo attraverso un percorso di semplificazione e armonizzazione del quadro di riferimento normativo procedurale, fiscale, sanitario. In questa direzione va l’intervento previsto nella Legge di stabilità che predispone semplificazioni procedurali per la cessione gratuita di prodotti alimentari invenduti». Inoltre «l’altra grande necessità è quella di dotarci di target misurabili e trasparenti sulla riduzione degli sprechi e delle perdite durante la filiera».

«In Italia ogni anno produciamo circa 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari - osserva - tra settore primario, trasformazione, distribuzione, ristorazione e consumo gettiamo via 5,1 milioni di tonnellate di cibo. Il costo economico è spaventoso: parliamo di 12,6 miliardi di euro l’anno, una cifra enorme se contrapposta al milione e mezzo di famiglie che oggi sono situazione di povertà assoluta nel nostro Paese». Per questo, fa presente Galletti, «il ministero dell’Ambiente lavora con grande determinazione su questo tema, in stretto raccordo con gli altri ministeri, con tutte le istituzioni competenti e con il mondo delle realtà sociali impegnate su questo tema».

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