Non la solita guida, ma un’antologia di articoli a tema “cucina e viaggi”, veri e propri tranches de vie dove i protagonisti sono osti e vigneron, allevatori e casari, produttori di cose buone e locandieri. Questo è lo spirito dell’ultimo lavoro di Roberto Perrone, giornalista conosciutissimo dai lettori del Corriere della Sera (si è occupato per una vita di sport e dintorni), che, da gourmet in pectore, racconta le sue esperienze di scorribandista (la definizione è dell’autore!) per gola, su e giù per lo Stivale, isole comprese.

Le sue scorribande da viaggiatore goloso lo hanno portato a scoprire eccellenze di nicchia, dai bufali della Val di Vara, nell’entroterra ligure, al biroldo della Garfagnana, dal cous cous con nero di seppia di San Vito Lo Capo ai cjarsons di Tarvisio, passando tra le tavole di chef stellati e stellatissimi, di osti che non se la tirano, di locali ignorati e/o snobbati dalle guide ufficiali del fine-dining.
Il risultato? Una lettura piacevolissima che alterna appunti di turismo spicciolo ma intelligente ("qui c’è da vedere una villa, un parco, un castello" consiglia Perrone) a notazioni di cultura enogastronomica e che racconta il genius loci (ma anche gli indirizzi preziosi dei santuari dello shopping goloso) di qualche centinaio di destinazioni.
A questi consigli da manualista senza spocchia, Perrone aggiunge alcune considerazioni (lui le definisce "comportamentali-filosofiche") che non hanno la pretesa di insegnare a nessuno cosa e come mangiare ma che raccontano le fissazioni e i tic di un viaggiatore goloso di lungo corso. Qualche perla? "Lo scorribandista non ha fretta… la buona e la grande tavola mal si conciliano con la fretta" ma anche "Lo scorribandista non se la tira e non si crede un critico" oppure "Lo scorribandista non transige su due servizi: parcheggio e bagni".
Titolo: Manuale del viaggiatore goloso
Autore: Roberto Perrone
Editore: Mondadori
Pagine: 544
Prezzo: 22 €