Prosegue inarrestabile il processo messo in moto da Alessandro Negrini e Fabio Pisani di dare l’opportunità a giovani e talentuosi cuochi di esprimere le proprie potenzialità, rendendo il bistrot milanese LadyBù un luogo in cui mettersi in gioco e spiccare il volo. E così, dopo Riccardo Orfino, volato a New York, e Niccolò Rizzi, in partenza per Parigi, è il momento del pugliese Domenico Di Tondo, classe 88, di Trani, anch’egli con un’esperienza nella brigata del Luogo di Aimo e Nadia, di prendere le redini della cucina di LadyBù.
Nella foto, da sinistra: Alessandro Negrini, Domenico Di Tondo e Fabio Pisani
«È solo trasmettendo ad altri giovani - raccontano Negrini e Pisani - quegli insegnamenti, quella passione, ricerca e valorizzazione del prodotto che noi stessi abbiamo imparato da Aimo e Nadia, che possiamo contribuire a tenere alto il prestigio della cucina italiana». Negrini e Pisani, chef del pluristellato Il Luogo di Aimo e Nadia, continueranno a impostare il menu e a definire le linee della cucina di LadyBù, ma la gestione è ora affidata a Domenico Di Tondo. I protagonisti sono sempre l’eccellenza della materia prima, in primis la Mozzarella di Bufala Campana Dop, ma anche la pasta del Pastificio dei Campi e le farine biologiche del Mulino Marino, una cucina che pur nella sua semplicità esalta i sapori e regala abbinamenti inconsueti, e il costo accessibile.
Domenico Di Tondo esordisce con Crostone di pane di Matera a lievitazione naturale con stracciatella di bufala, acciughe di Monterosso e cime di rapa e Crema di fagioli cannellini Bio materani con olive Nolche e seppioline dell’Adriatico, per proseguire con Risotto Carnaroli “Gran Riserva” mantecato con burrata, limone della Costiera, olio extravergine d’oliva Mancianti e crema di pomodoro profumato alle erbe; Orecchiette con ciliegino fresco e ricotta di bufala fermentata e lo Spaghetto selezione “Pastificio dei Campi”, con acciuga di Monterosso, pomodoro appeso del Piennolo e olio all’aglio. «Lo spaghetto è proprio il piatto che più mi rappresenta - racconta Di Tondo - il piatto della mia infanzia. Mio nonno era pescatore e mia nonna in barca cucinava sempre gli spaghetti e credo proprio che siano stati il primo piatto che ho preparato la prima volta che ho preso una padella in mano!».
Tra i secondi piatti, La guancetta di vitella piemontese brasata al mosto cotto con topinambur, le Polpette: vitella piemontese e cinta con caciocavallo di bufala, bietoline e la nostra pummarola e la Trippa di vitella piemontese con ceci neri delle Murge al profumo di finocchietto. Si chiude con le dolci tentazioni: Il Tirami-Bù, il Tortino tiepido al cioccolato 70% con gelato alla vaniglia di Haiti, il Semifreddo al torroncino con mandorle e la Sfogliatina calda con ricotta di bufala candita nella crema mou, sale di Mozia e zucchero a velo.
LadyBù
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