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L'eredità di Expo 2015 ad Ancona Una nuova accoglienza per i turisti

Sperimentato con successo il presidio diffuso “Ancona e il suo territorio”, un laboratorio a cielo aperto e progetto multicentrico “guest oriented”. Il primo frutto concreto che il semestre di Expo 2015 lascia all'Italia. Un patrimonio di esperienze che traccia una prospettiva stimolante per il “dopo Expo”

03 novembre 2015 | 16:46

Accogliere il turista, o meglio l'ospite, nel dopo Esposizione universale non sarà più la stessa cosa! Un riposizionamento culturale veramente epocale, un autentico switch, si è innescato in alcuni territori dalla sfida di Expo 2015. È il “caso” di Ancona e del suo territorio, che escono dal “semestre” con l'esperienza di un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Sono oltre 285mila le persone “intercettate” dal Presidio diffuso “Ancona e il suo territorio”, promosso da Camera di Commercio di Ancona e Marchet-Azienda speciale per l’internazionalizzazione, in linea con l’intento della Regione Marche di creare, in occasione nel semestre di Expo 2015, una rete coordinata di hub informativi e di accoglienza sull’intero ambito regionale.



Il presidio diffuso si è configurato come un innovativo contenitore di marketing territoriale, rivolto tanto all’ospite “business” così come a quello “leisure”, sviluppato attraverso la realizzazione di postazioni mobili allestite in occasione di eventi altamente caratterizzanti per il territorio, nonché di quattro punti informativi fissi collocati in punti nevralgici delle città di Ancona, Fabriano, Senigallia. Complessivamente sono state ben 21 le iniziative inserite nel circuito che, oltre alle già citate località, ha visto protagonisti anche i comuni di Castelfidardo ed Agugliano, il territorio dei Castelli di Jesi e la Riviera del Cònero. Grande attenzione riservata anche al b2b, con quattro incoming destinati ad operatori provenienti da oltre 24 Paesi, mirati a settori che caratterizzano fortemente l’economia provinciale, quali: agroalimentare, vino, turismo e attività portuali.



Un progetto multicentrico e “guest oriented”, in quanto concepito non per attendere l’ospite ma, al contrario, per accoglierlo attivamente nei luoghi e nelle situazioni dove si registrano i maggiori flussi in entrata. Il presidio diffuso ha coinvolto comunità e protagonisti del territorio, in rete con gli altri Presidi istituiti dalla Regione Marche in occasione dell’Esposizione universale. Di fatto, un patrimonio di esperienze che traccia una prospettiva stimolante per il “dopo Expo 2015”, in tema di competitività e promozione integrata del comprensorio provinciale. Sei mesi di “test sul campo” per saggiare e capitalizzare le capacità di networking del territorio e rendere protagonisti gli attori pubblico-privati della comunità provinciale, con una forte tematizzazione sui drivers indicati dalla Regione Marche per il Presidio anconetano: “Macro Regione Adriatico-Ionica” e “Blue economy”.

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