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La raccolta dello zafferano... in Brianza Fiore all'occhiello del territorio

Enrico Saravalle
di Enrico Saravalle
04 novembre 2015 | 09:18

“Lo zafferano non è giallo, è viola!”, scrive sul suo quadernino di appunti una delle bambine che assistono alla raccolta dei fiori del Crocus sativus, con l’aria di ricordare che “il re è nudo”. Ed ha ragione, perché lo zafferano, come questo coltivato dai ragazzi di Voglia di Verde nei campi di Ronco Briantino (Mb) non nasce giallo: il suo fiore è viola (come nota la giovanissima osservatrice) e i suoi stimmi (i tre filamenti che stanno all’interno della corolla) sono di un colore rosso acceso. Giallo lo zafferano lo diventa quando viene messo in infusione in un liquido per essere aggiunto alle preparazioni più raffinate o più semplici (i ragazzi di Voglia di Verde lo usano per creare dei golosissimi biscotti allo zafferano!).



Zafferano Padano, allora. Perché no? Dopo quello abruzzese di Navelli, quello toscano di San Gimignano, quello umbro di Cascia, ecco arrivare dalle prime colline della Brianza la preziosa spezia, stavolta “made in Padania”. Tutto merito di Marco, Fabio e Alessandra, under 30 “non sdraiati” che hanno dato vita ad una piccola start up (la loro azienda agricola) ed ora producono, a pieno regime, l’oro rosso. Ma prima di essere pronto per dare particolare colore, profumo e sapore a risotti & co. ce ne vuole...

Alla fine dell’estate, infatti, i bulbi del Crocus vengono piantati e tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre i fiori spuntati dai bulbi vengono raccolti, uno per uno e a mano. Poi le corolle vengono mondate o sfiorate: cioè ne vengono estratti gli stimmi, ancora una volta a mano: ogni fiore produce solo tre stimmi (per raggiungere il peso di un chilo di zafferano sono necessari più di 120mila fiori!). Viene il momento, poi, dell’essicazione delle migliaia di filamenti rossi che sono stati estratti dai fiori e solo dopo quest’ultima operazione è pronto per essere usato in cucina.

Marco, Fabio ed Alessandra (sono loro i magnifici tre di Voglia di Verde) vendono il loro zafferano solo in stimmi (e non in polvere) per certificarne la purezza e la naturalità al 100%. Da non dimenticare che la loro azienda agricola fa parte delle realtà eccellenti del Consorzio Brianza che Nutre, nato in occasione di Expo 2015 con lo scopo di promuovere il territorio brianteo e tutte le sue eccellenze culturali, gastronomiche, turistiche.

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