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A Lens in Francia, mostre temporanee con opere d'arte provenienti dal Louvre

Leonardo Felician
di Leonardo Felician
16 ottobre 2016 | 11:59

Chi arriva dall’Italia per esplorare la regione del Nord-Pas de Calais, la più settentrionale di Francia al confine con il Belgio ed affacciata sul canale della Manica, non può non passare per Arras, la cittadina che ha dato il nome agli arazzi e che conserva un centro storico grazioso, un museo e una fortezza disegnata da Vauban. Qui troverà l’Hotel Particulier, un’inusuale elegante casa privata con sole 5 camere lussuose dove sentirsi a casa propria, con un’ottima prima colazione e un accogliente giardino interno.



Procedendo poi verso nord da Arras verso il capoluogo della regione Lille, attraversando un territorio che tempo noto come bacino carbonifero e dell’industria tessile, si incontra Lens, una cittadina che si è reinventata una vocazione culturale e turistica realizzando nel 2012 proprio sul sito di una vecchia miniera abbandonata il modernissimo museo Louvre-Lens diretto da Xavier Dectot.

Collocato in mezzo a un grande parco e aperto tutti i giorni tranne il martedì, questo enorme capannone in alluminio anodizzato grigio dotato di abbondante luce naturale dall’alto ospita nella Grande Galerie pezzi scelti presi a prestito dalle collezioni del Louvre; c’è poi un padiglione contiguo per una grande esposizione temporanea a tema che cambia due volte durante l’anno.



La Grande Galerie è formata da uno spazio unico rettangolare di 3mila metri quadrati con una lunghezza di 120 metri. La particolarità è che le opere in mostra, scelte dai curatori del Louvre e spesso avvicendate, sono esposte secondo un criterio cronologico che parte da 3mila anni prima di Cristo e arriva all’Ottocento, ripercorrendo in sintesi i grandi itinerari delle gallerie del museo parigino. Sono esposte opere di assoluto valore, partendo dalla scultura cicladica e dalle maschere egizie, passando per la grande statuaria greca e romana per addentrarsi poi nel Medioevo e nel Rinascimento.

Ogni epoca e ogni punto fermo di questa carrellata artistica, che è praticamente uno zoom attraverso i secoli, è rappresentata da poche opere emblematiche e riconoscibili, tra le quali attualmente un dipinto di Perugino e uno di Raffaello. L’intento è certamente didattico, ma di sorprendente interesse complice anche la suggestione dell’ambientazione.

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