Due diverse Doc, due provincie altrettanto diverse ma un'unica regione, le Marche e un unico nome, il Verdicchio, per identificare uno dei vini più premiati d'Italia. Quando si parla di territorio sicuramente in questo bianco di grande carattere vengono chiamati in causa il Verdicchio dei Castelli di Jesi, prodotto appunto nella zona dei Castelli di Jesi comprendente ventidue comuni in provincia di Ancona e il Verdicchio di Matelica, in provincia di Macerata, rappresentata da otto comuni.

La particolarità e la diversità di questi vitigni è in primis data dalla differenza ambientale: nel primo (Verdicchio dei Castelli di Jesi) è sicuramente forte l'impatto e la vicinanza con il mare tanto da far sì che ad una prima analisi degustativa le note saline appaiono forti ma allo stesso tempo armoniose in linea con la struttura corposa del nettare di bacco; il secondo, essendo la zona di Matelica molto montuosa, rimane morbido e rotondo e mantiene un odore gradevole e raffinato dovuto al microclima di tipo continentale e ai terreni calcarei. Il rosso travestito da bianco (così viene definito il Verdicchio in particolare quello di Matelica) oltre che dalla regione Marche è esaltato e portato in giro nel mondo dall'Istituto marchigiano tutela vini nella figura del direttore Alberto Mazzoni e dal presidente Antonio Centocanti.
Tutte le caratteristiche le originalità e le sfumature del tanto desiderato bianco, recentemente premiato con 14 Tre bicchieri nella guida del Gambero Rosso su 20, sono l'espressione vera e autentica di una regione sempre discreta e riservata seppur piena di storia, eccellenze e grandi nomi. Ad esempio spostandosi verso il mare e più precisamente a Senigallia, troviamo due chef stellati d'eccellenza: Moreno Cedroni della “Madonnina del Pescatore” (2 stelle Michelin) e Mauro Uliassi con il suo “Uliassi” che dal 1990 continua ad ottenere successi conquistando, come Cedroni, le due stelle Michelin e i, recentissimi, cinque cappelli nella guida de L'Espresso e l'inserimento tra i primi 5 top chef d'Italia; sulla stessa scia c'è anche Errico Recanati che con il ristorante “Andreina” di Loreto, ha conquistato, nel 2013, la prima stella Michelin. Ma la storia culinaria di certo non si fermerà a tre chef stellati nelle Marche in quanto le “stelle” in ascesa sono parecchie.
Dalla cucina, ai paesaggi, le Marche regalano scorci mozzafiato che si dividono tra colline suggestive e scogli a picco sul mare con altrettante spiagge “infinite”. Da qui si parte dal Monte Conero con annessa riviera, dove il verde incontra l'azzurro del mare con panorami suggestivi a due passi dalla città capoluogo di provincia, Ancona; proseguendo verso l'interno si arriva nella zona dei castelli d Jesi, dove l'omonima città è ricca di storia e curiosità, ad esempio a Jesi nacque Federico II, re di Sicilia, Duca di Svezia e Imperatore del Sacro Romano Impero e a cui sono dedicate diverse strutture e palazzi all'interno della città, inoltre la cittadina è la terra madre del Verdicchio dei Castelli e la passione dei viticoltori per il territorio è un simbolo di grande identità e tradizione.
Proseguendo verso la zona ancora più montuosa si arriva a Matelica, altra terra madre dell'omonimo Verdicchio, una cittadina incantata piena di vicoli suggestivi e di un'esclusiva enoteca ricavata dal foyer del Teatro Comunale dove accompagnati da esperti viticoltori si potrà conoscere tutta la storia del Verdicchio di Matelica, elegante e raffinato secondo gli esperti più esigenti.
Continuando, infine, un'attrazione da non farsi scappare è senza dubbio la visita alle Grotte di Frasassi. Le grotte, di natura carsica, si trovano nel territorio del comune di Genga in provincia di Ancona e fanno parte del complesso del Parco regionale della Gola della Rossa. Il substrato roccioso è formato da una serie di grotte di cui la prima, visitabile dall'attuale ingresso, è l'Abisso Ancona, un enorme cavità alta più di 200 m e ampia oltre 2 milioni di m3 e contenente altre cavità tutte da scoprire ed esplorare.
Data la sua esclusività di grotte naturali uniche al mondo, dal 1972 sono sotto la tutela del Consorzio Frasassi con l'obiettivo di salvaguardarne e valorizzarne la fruibilità scientifica e turistica. Una regione decisamente in ascesa, seppur recentemente colpita dal sisma, che con la tenacia e la voglia di fare ripartirà più solida che mai poiché il potenziale sia enogastronomico che territoriale va oltre qualsiasi calamità naturale! Viva le Marche!