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Recensioni, ministero dei Beni culturali pronto a intervenire contro l'anonimato

Il ministero dei Beni culturali ha annunciato il suo impegno nel monitorare il fenomeno delle recensioni online, valutando anche l’introduzione di un riconoscimento di certificazione e affidabilità dei commenti in rete. Un passo avanti verso la tutela sia del consumatore, sia delle imprese ricettive

10 marzo 2016 | 11:47
Recensioni, ministero dei Beni culturali 
pronto a intervenire contro l'anonimato

Campagne di sensibilizzazione, denunce e promesse, al momento non sono bastate per mettere un freno all'anarchia delle false recensioni su TripAdvisor. Così è intervenuto il Governo, che si è dichiarato disponibile a valutare l'introduzione di un riconoscimento di certificazione e affidabilità delle recensioni. È successo di recente, dopo che Gianluca Benamati (Partito Democratico), componente della X Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera, ha presentato un'interrogazione al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, in merito alla deregolamentazione di TripAdvisor.



Per ricostruire la vicenda riportiamo di seguito l'“Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07733” presentata da Gianluca Benamati (primo firmatario) e da un gruppo di altri 14 co-firmatari.


Benamati, Arlotti, Carocci, Ascani, D'ottavio, Dallai, Malisani, Tidei, Bargero, Ghizzoni, Sgambato, Scuvera, Senaldi, Camani e Becattini. - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . - Per sapere - premesso che:
il sito TripAdvisor offre consigli di viaggio pubblicati da milioni di viaggiatori e i siti a marchio TripAdvisor rappresentano in 47 Paesi la più grande community di viaggiatori del mondo, con 350 milioni di visitatori unici ogni mese e più di 290 milioni di recensioni e opinioni relative a 5,3 milioni di alloggi, ristoranti e attrazioni;

in un recente articolo, pubblicato da Il Messaggero del 22 giugno 2015, viene riportata la notizia di un esperimento condotto da «Italia a Tavola» per verificare l'attendibilità di TripAdvisor: «Italia a Tavola» avrebbe iscritto al sito un ristorante, «La scaletta», mai esistito, a Moniga del Garda, attribuendogli recensioni ottime e facendolo balzare in cima alle classifiche del gradimento;
nel 2014 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento per «pratica commerciale scorretta» per verificare se la società TripAdvisor adotti misure idonee a prevenire e limitare il rischio di pubblicazione di false recensioni usate per pubblicizzare le strutture e screditare le concorrenti; nel 2012 il periodico Il Salvagente ha raccontato la paradossale offerta commerciale che si è vista recapitare la stragrande maggioranza dei 1.100 albergatori di Rimini, da una fantomatica Delta System, «agenzia promozionale on web», che proponeva pacchetti di recensioni positive per migliorare il posizionamento delle strutture ricettive sul sito TripAdvisor;

nel 2010 Federalberghi ha inviato all'Autorità garante della concorrenza e del mercato una segnalazione di presunta scorrettezza delle pratiche commerciali poste in essere da TripAdvisor evidenziando anche come un grande problema dei commenti sul web sia dato dalla possibilità di pubblicazione in forma anonima, che falserebbe la libera concorrenza;

è opportuno prevedere una regolamentazione di questi servizi, al fine di scongiurare la possibilità che, l'inserimento di false recensioni, create ad opera di soggetti che adottano tecniche di concorrenza sleale schermati dall'anonimato dalla rete, possano screditare l'immagine delle strutture recensite, procurando ricadute negative in termini economici di attività commerciali che hanno lavorato, per tanti anni, nella creazione di un'alta reputazione e di un'immagine riconosciuta a livello nazionale -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda intraprendere al fine di evitare le false recensioni sui siti web, valutando l'introduzione di un riconoscimento di certificazione e affidabilità delle recensioni, a garanzia della tracciabilità e credibilità di coloro che esprimono i loro giudizi. (5-07733)


Questa la risposta del sottosegretario ai Beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro:


Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con cui l'On.le Benamati, unitamente ad altri onorevoli colleghi, chiede se il Ministero sia a conoscenza del fatto che alcune recensioni pubblicate da TripAdvisor, ovvero la più grande community di viaggiatori del mondo, sarebbero non veritiere o riferite a strutture non più operative. Conseguentemente si chiede quali iniziative di competenza, anche normative intenda intraprendere il Ministero interrogato per risolvere il problema dell'inattendibilità del mezzo, a tale proposito vorrei evidenziare quanto segue.

L'Italia che risulta essere tra le nazioni con il più alto indice di gradimento da parte dei viaggiatori su TripAdvisor, con un punteggio medio sulle imprese ricettive più alto della media europea e mondiale, si è dimostrato anche un paese sensibile alla tutela del consumatore.

Si ricorda in proposito che lo scorso mese di marzo a TripAdvisor è stato intimato di rimuovere dal sito una recensione su un ristorante di Venezia ritenuta falsa e diffamatoria e che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a seguito di segnalazioni formulate dall'Unione Nazionale Consumatori, da Federalberghi ed altri, ha comminato una multa di 500.000 euro a TripAdvisor, a causa di pratiche commerciali scorrette in violazione del codice del consumo.

Attualmente la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, insieme ad altre associazioni di categoria sta collaborando con TripAdvisor per individuare modalità operative e strumenti finalizzati a colpire la compravendita delle recensioni e ad eliminare quelle false con il comune obiettivo della veridicità delle informazioni fornite agli utenti.

Il tema della false recensioni sta al centro della corretta attenzione sia degli esercenti che dei consumatori; resta il fatto che è interesse anche di TripAdvisor aumentare il livello di controllo, che vede negli stessi consumatori i soggetti in grado di attivare le opportune segnalazioni di abusi o malfunzionamenti. Il Ministero comunque si impegna a monitorare con attenzione il fenomeno e a fornire ogni utile supporto, nell'ambito delle sue competenze e in stretta collaborazione con gli altri interlocutori, al fine di combattere il fenomeno segnalato e le distorsioni da esso causate, valutando, in tale prospettiva, la praticabilità dell'intervento proposto dagli Onorevoli interroganti.


Che la Fipe stia collaborando con altre associazioni di categoria, come Hotrec Hospitality Europe, è vero, quanto il fatto che TripAdvisor sia stato multato dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette, ma è anche vero che la multa è stata annullata dal Tar del Lazio e che lo stesso TripAdvisor ha confermato di non potere controllare tutte le recensioni che vengono pubblicate. Nel frattempo sono sempre di più i ristoratori che denunciano il sistema di TripAdvisor, e che per questo motivo aderiscono alla campagna #NoTripAdvisor, ideata da Italia a Tavola, contro anonimato e commenti fasulli in rete (per aderire basta CLICCARE QUI e compilare il form; invia poi foto e video all’indirizzo notripadvisor@italiaatavola.net per testimoniare la tua presa di posizione).

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