Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 03 maggio 2024 | aggiornato alle 11:50| 104944 articoli in archivio

Per il “ponte” del 25 aprile quasi 7,4 milioni di italiani in viaggio

Nel “weekend lungo” del 25 aprile l’89,4% dei vacanzieri rimarrà in Italia, mentre il 10,1% si recherà all’estero. La permanenza media si attesterà sulle 3,3 notti, per un giro d’affari di circa 2,3 miliardi di euro. Bernabò Bocca, presidente Federalberghi: «Un risultato incoraggiante che consolida i segnali di ripartenza del settore»

22 aprile 2016 | 10:49
Per il “ponte” del 25 aprile 
quasi 7,4 milioni di italiani in viaggio

Saranno circa 7,4 milioni (5,5 milioni maggiorenni e 1,9 milioni minorenni) gli italiani che si muoveranno per il “ponte” del 25 aprile. Il dato non è confrontabile con l’anno scorso, quando la festività capitò di sabato, e nemmeno con il 2014, anno in cui si trovò a ridosso della Pasqua.

L’89,4% rimarrà in Italia (corrispondente a 6,6 milioni di connazionali), mentre il 10,1% si recherà all’estero (743mila persone). La permanenza media di chi farà vacanza si attesterà sulle 3,3 notti con una spesa media pari a 313 euro (268 euro per chi rimarrà in Italia e 680 euro per chi andrà all’estero), che genererà un giro d’affari di circa 2,3 miliardi di euro.



Le mete preferite per chi rimarrà nel Belpaese saranno il mare (43,6% della domanda), le località d’arte maggiori e minori (21,9%) e la montagna (18%). Seguono le località lacuali (4,1%), quelle termali e del benessere (3,1%) e la crocieristica (1,1%). Per chi andrà all’estero le grandi capitali europee assorbiranno il 58% della domanda, seguite dalle località marine per il 22%.

La struttura ricettiva preferita sarà per il 28,6% la casa di parenti o amici seguita a ruota dall’albergo (26,4%), dalla casa di proprietà (11%), dai B&B (10%), dagli agriturismo (6,6%) e dai residence (4,2%).

«Si tratta di un risultato incoraggiante - commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - che consolida i segnali di ripartenza del settore, per il quale continuiamo a chiedere all’Esecutivo maggior attenzione normativa e più fondi per una promozione indispensabile a riconquistare fette di mercato e posizioni nel ranking mondiale dei Paesi più gettonati».

© Riproduzione riservata