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Milano, controlli nei ristoranti L’81% non è in regola

Nella zona di corso Buenos Aires a Milano 8 esercizi commerciali su 10 sono irregolari. Su 155 lavoratori, ben 32 sono sconosciuti agli istituti di previdenza e 19 sono stati “assunti” con altre irregolarità

22 giugno 2016 | 11:26

Lavoro “in nero” e dipendenti irregolari nell'81% degli esercizi commerciali, prevalentemente ristoranti etnici, nella zona di corso Buenos Aires, a Milano. L'operazione di vigilanza integrata denominata “Tango” di Inps, Inail e direzione territoriale del lavoro ha portato allo scoperto 32 lavoratori (su 155) non iscritti ai registri degli istituti di previdenza, due lavoratori con voucher e 19 con altre irregolarità. Risultati che hanno portato alla sospensione di 12 attività imprenditoriali.

foto: Corsobuenosaires.it
foto: Corsobuenosaires.it

«L'attività ispettiva che ha registrato un'elevata percentuale di irregolarità riafferma la concreta utilità dell'attività di contrasto ispettivo», spiegano in una nota Inps, Inail e direzione territoriale del lavoro. Gli interventi hanno la duplice finalità di sanzionare e reprimere le varie forme di illegalità e di prevenire, attraverso il presidio del territorio, il reiterarsi delle fattispecie illecite, anche in ottica e con effetto dissuasivi».

«I risultati conseguiti - continuano - sono il frutto di un lavoro che si fonda sull'ottimo coordinamento tra enti e istituzioni, che condividono da sempre l'impegno al contrasto delle violazioni in ambito contributivo ed assicurativo, così come del lavoro nero e di ogni forma distorsiva del mercato del lavoro, a garanzia del rispetto della normativa per la tutela dei lavoratori».

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