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Eataly, cena pluristellata per i 10 anni Farinetti: «In futuro? Aprire in 194 Paesi»

Piera Genta
di Piera Genta
30 gennaio 2017 | 14:57

10 anni di Eataly, una conferenza stampa dal titolo “La tradizione nel futuro” con la partecipazione delle persone che hanno segnato in modo significativo le tappe importanti del format di Oscar Farinetti (tra i candidati del sondaggio Personaggio dell'anno 2016 di Italia a Tavola - CLICCA QUI PER VOTARE), da Andrea Guerra, presidente esecutivo, ai sindaci di Torino, Chiamparino e Fassino, alla politica di oggi, ad alcuni fornitori simbolo e poi una grande festa dedicata alla persone.

Eataly, cena pluristellata per i 10 anni  Farinetti: «In futuro? Aprire in 194 Paesi»

Già le persone, perchè sono il nocciolo di quella pesca che viene presa come raffigurazione, riferimento e modello del suo progetto, il seme da cui si origina il frutto e costituisce l’obiettivo, meglio se poetico per farlo funzionare. E i valori fondanti creare posti di lavoro, restaurare immobili dimenticati, celebrare la biodiversità italiana nel mondo e offrire qualità ad un numero di persone sempre maggiore, rimangono inalterati. Una metafora che abbiamo già ascoltato, ma che continua ad essere attuale nella sua essenziale semplicità.

E poi la cena Eatinerante “Piovono le stelle” a cui hanno collaborato alcuni dei più famosi chef d’Italia servita nei ristorantini al piano terra. Una ventina di stelle Michelin, tutte insieme, un grande avvenimento: Massimo Bottura, dell’Osteria Francescana di Modena, semplicemente il miglior cuoco del mondo secondo The World’s 50 Best Restaurants, Davide Scabin del Combal.Zero di Rivoli (To), anche lui tra i primi 50; Moreno Cedroni, il maestro del pesce nella Madonnina del Pescatore a Senigallia (An), Enrico e Roberto Cerea, tre stelle Michelin con il locale di famiglia, Da Vittorio, Brusaporto (Bg), il siciliano Pino Cuttaia de La Madia di Licata (Ag), Gennaro Esposito bistellato con la Torre del Saracino a Vico Equense, Philippe Léveillé di Miramonti l’Altro a Concesio (Bs), Alessandro Negrini e Fabio Pisani con Il Luogo di Aimo e Nadia di Milano, Claudio Sadler dell’omonimo ristorante sempre a Milano, il pizzaiolo Ciro Salvo della Pizzeria 50 Kalò di Napoli, Luigi Taglienti del Ristorante Lume di Milano e il pasticcere Luca Montersino.

Oltre ad Oscar Farinetti, anche Massimo Bottura, Davide Scabin, Moreno Cedroni e Ciro Salvo sono candidati al sondaggio Personaggio dell'anno di Italia a Tavola - CLICCA QUI PER VOTARE.

Eataly, cena pluristellata per i 10 anni  Farinetti: «In futuro? Aprire in 194 Paesi»

Un omaggio particolare ad Aimo che proprio il 27 gennaio ha compiuto 83 anni circondato dall’affetto e dall’ammirazione di tanti colleghi.

Eataly, 10 anni vissuti intensamente, un’avventura partita da Torino il 27 gennaio 2007 dall’ex opificio Carpano al Lingotto, uno spazio di 11mila mq completamente ristrutturato da Negozio blu architetti associati che ha portato il brand nel mondo. Interessanti i numeri: 37 Eataly di cui 22 in Italia e 15 all’estero; 5.500 collaboratori, 25 milioni di visitatori l’anno; 23mila persone che ogni giorno mangiano nei 157 ristoranti; oltre 20mila prodotti di cui quasi 9mila esportati per la prima volta e 2mila produttori.

Massimo Bottura - Eataly, cena pluristellata per i 10 anni  Farinetti: «In futuro? Aprire in 194 Paesi»
Massimo Bottura

«Oscar vede oggi quello che il mondo farà domani», ed allora cosa prevede il futuro? Dalla conferenza stampa non si è parlato di quotazione in borsa, ma si è accennato ad un progetto sulla sostenibilità in collaborazione con Slow Food e poi l’inaugurazione il 4 ottobre a Bologna di Fico Eataly World dove Fico è l’acronimo di Fabbrica italiana contadina: 80mila metri quadrati dedicati alle eccellenze agroalimentari italiane. Nasce dalla riconversione di parte del mercato ortofrutticolo all’ingrosso della città, un parco tematico, un Expo permanente, che racchiuderà in un luogo unico la biodiversità del cibo italiano dal campo alla forchetta attraverso 40 fabbriche dal frantoio al salumificio, 25 ristoranti, esperienze di agricoltura, aule didattiche.

L’inizio del futuro, Eataly ha lanciato un nuovo spaghetto al pomodoro, da oggi servito in tutti i loro ristoranti raccontato da Piero Alciati. Un simbolo gastronomico che rappresenta Eataly e la semplicità, pochi ingredienti, un piatto riconoscibile, poco costoso e buono: pasta con pomodorini datterino raccolto maturo condita a crudo con olio extravergine e basilico fresco.

Davide Scabin - Eataly, cena pluristellata per i 10 anni  Farinetti: «In futuro? Aprire in 194 Paesi»
Davide Scabin

«Siamo felici, partiti da zero oggi contiamo 6mila persone - commenta Oscar Farinetti al termine della conferenza stampa - copriamo 34 mercati nel mondo ed abbiamo tanta energia per il futuro. Ricordo poco del passato, ma bene il futuro. Del passato ricordo i rimorsi perché servono a capire che avevi sbagliato e a fare cose nuove; i rimpianti perché servono a ricordarti che c’era qualcosa di bello che non hai fatto e che dovevi fare. Mi interessa il futuro, siamo orientati ad aprire Eataly nel mondo ancora di più. Siamo in 12 Paesi dobbiamo andare a 194».

Pensando al mondo, alla domanda se il nazionalismo economico del presidente Trump lo preoccupava... «No, perché non esiste, non può stare in piedi, isolazionismo e protezionismo portano alla fine del mondo. Sono ottimista, non lo farà mai».

Per informazioni: www.eataly.net

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