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Starbucks in Italia, il ceo Howard Schultz: Non vogliamo insegnare come si fa il caffè

Il ceo di Starbucks, Howard Schultz, presentando il progetto che porterà a Milano la nota catena internazionale, ha promesso di lavorare con umiltà e con l’obiettivo di conquistare il rispetto e la fiducia degli italiani

28 febbraio 2017 | 17:59

«Ci saranno altri store in Italia ma prima dobbiamo guadagnare il rispetto del consumatore italiano». Lo ha detto l'amministratore delegato di Starbucks, Howard Schultz, a margine di un incontro a Palazzo Marino a Milano per illustrare alla stampa l'arrivo in città, nel 2018, del primo store della caffetteria. Aprirà in piazza Cordusio nell'ex palazzo delle Poste, dove occuperà oltre 2.400 metri quadrati.

Howard Schultz - Starbucks in Italia con umiltà  «Lavoreremo per conquistare la fiducia»

Howard Schultz (foto: Ansa)

All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, Brunello Cucinelli, Giuseppe Recchi, gli chef Davide Oldani e Chicco Cerea, Angelo Moratti, Antonio Percassi. «Inizialmente - ha spiegato Schultz - pensavamo a un normale store di 200 metri quadrati ma poi avendo visto l'edificio abbiamo deciso di farlo più grande: apriremo uno store straordinario».

Il ceo di Starbucks ha precisato: «Non veniamo in Italia per insegnare agli italiani come si fa il caffè. Verremo qui con grande rispetto e umiltà. Lavoreremo per guadagnare il rispetto e la fiducia del cliente italiano, dovevamo venire a Milano». «Grazie per la vostra responsabilità e sensibilità e non solo per il vostro business - ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala - a Milano Starbucks darà lavoro». Lo store di piazza Cordusio darà lavoro a 350 persone.

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