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Vito Intini, Premio IaT 2015 «Un progetto dalla logica aggregante»

Gabriele Ancona
di Gabriele Ancona
vicedirettore
16 gennaio 2018 | 18:12

Presidente dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav) dal 2014 e coordinatore-ispiratore della Consulta nazionale del vino italiano, che aggrega ben 15 organizzazioni del settore vinicolo. Vito Intini è stato Personaggio dell'anno 2015 nella categoria Maître e sommelier totalizzando 12.866 preferenze.

Ora è in gara nella categoria Campioni, creata ad hoc per la 10ª edizione del sondaggio Personaggio dell'anno di Italia a Tavola (CLICCA QUI PER VOTARE), sostenuto quest'anno dai main sponsor Grana Padano, Pentole Agnelli e Trentodoc. Intini non è tra le prime posizioni, ma le classifiche continuano ad aggiornarsi e votare è possibile fino all'11 febbraio.

Vito Intini (Vito Intini, Premio IaT 2015 «Un progetto dalla logica aggregante»)
Vito Intini

«È stata una sorpresa, ma al di là della gratificazione per l’Onav, che rappresento, e quella personale, questa manifestazione ha un valore simbolico e concreto notevole. Mette in evidenza un settore dove non esistono riconoscimenti professionali, in particolare in riferimento a maître, sommelier e barman. Un universo sommerso di capacità, studio e impegno, poco gratificato in rapporto al peso che ha sul comparto accoglienza. Il mondo del vino e della gastronomia si devono unire in un progetto costruttivo a vantaggio del sistema Paese. In questo senso la Consulta nazionale del vino italiano e il network Italia a Tavola sono impegnati su un fronte comune».

Tra gli obiettivi del Premio IaT anche la volontà di fare da collante tra le differenti tessere del mosaico Horeca. «Un progetto molto seguito - sottolinea Vito Intini - anche per questa sua intrinseca logica aggregante. Utilizzando un gioco di parole, un sistema che premia il sistema e mette in contatto i suoi protagonisti. Personalmente ho avuto modo di conoscere cuochi, barmen, opinion leader. Ho scoperto mondi professionali stimolanti, di grande interesse, con cui anche instaurare rapporti di collaborazione. In altro modo sarebbero rimasti confinati in uno sterile anonimato che avrebbe penalizzato tutti. Anche la nuova sezione dedicata ai Campioni delle precedenti edizioni, fatto salvo l’ambito celebrativo del decennale, si muove in questa direzione. E far parte di questa squadra che si confronta a suon di voti è già un onore».

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