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Alla scoperta di Tignale Una visita turistica ben fatta

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
15 ottobre 2018 | 12:23

L'occasione è stata la giornata delle Bandiere Arancioni. Tignale (Bs), tra ulivi e centro storico, con esperti atti a spiegarne la storia, è stata una meta ben valorizzata in una di quelle giornate dedicate al turismo.

Confesso le mie perplessità sulle giornate che praticamente ogni fine settimana vengono dedicate all'ambiente, alla natura, ai beni storici e artistici, agli alberi, ai laghi, castelli, palazzi, borghi, fiumi e via dicendo…

(Alla scoperta di Tignale Una visita turistica ben fatta)

Insomma, in un anno, volendo ben guardare, di occasioni per sensibilizzare e far conoscere tutto ciò che è attorno a noi ve ne sono a iosa e per tutti i gusti, a volte con discutibili organizzazioni e obblighi della sottoscrizione di tessere varie a enti ed associazioni semi-pubbliche e private. Non sempre gratis.

Domenica 14 ho deciso di salire fin su a Tignale, sponda bresciana del lago di Garda, per la giornata delle Bandiere Arancioni dedicata ai laghi, promossa dal Tci in collaborazione con l'Università Cattolica e il Comune. E direi che la giornata di "saperi e sapori", grazie anche ad uno splendido sole, è stata piacevole e assai interessante.

Otto ore di camminata iniziata con una visita guidata al centro storico del piccolo paese di 1.200 abitanti (5mila in estate), la riscoperta delle gesta di "Zanzanù", una via di mezzo di fra Robin Hood e Vallanzasca del 1500; poi ancora una scarpinata nell'entroterra fra gli ulivi - qui ve ne sono 13mila, la quasi totalità Casaliva - poi il Ponte Romanico, l'acqua e i ruscelli, il bosco e l'agricoltura di montagna e infine il moderno oleificio.

Il tutto guidati - eravamo una quarantina di persone tra italiani e stranieri - da alcune docenti dell'Alta scuola dell'ambiente della Cattolica, che hanno illustrato tappa dopo tappa il progetto "Clic Plan" sullo studio dei cambiamenti climatici. Nessun obbligo se non l'approfondimento delle varie tematiche e la consapevolezza di un ambiente e di un clima che sta mutando più velocemente di quanto noi pensiamo. E non in meglio!

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