L’icona del millennio secondo l’Advertising Week - leader globale Usa nel campo degli eventi per i professionisti di marketing, brand, advertising e technology - è il celeberrimo omino Michelin, Bibendum.
Un modo bello per il simbolo
Michelin per festeggiare i suoi 120 anni anche se, forse, la nomina è stata dettata dallo tsunami “food” scoppiato negli ultimi anni, tra chef-star, cibo ovunque e tutto ciò che ne consegue. Un riconoscimento che potrebbe, sulla carta, fare bene alla cucina ma che probabilmente - al contrario - ne incrementa l’ego “modaiolo” del terzo millennio.

Il premio ha comunque generato soddisfazione e curiosità.
Adeline Challon-Kemoun, direttore Marche, sviluppo sostenibile, comunicazione e affari pubblici del Gruppo Michelin, ha commentato: «Dalla sua nascita, nel 1898, grazie alla matita di O'Galop, Bibendum è più di un simbolo pubblicitario. Impersona tutto il Gruppo Michelin, i suoi valori, il suo impegno e la sua missione. È lui il portavoce del Gruppo nel campo del progresso della mobilità, comunica i messaggi, consiglia tutti gli utenti della strada e li accompagna in ogni viaggio».
Grazie al suo fare goffo, ma divertente, l’omino ha portato la Michelin all’11° posto nella graduatoria mondiale del Reputation Institute.
Per informazioni:
www.viamichelin.it