Il più bel regalo che possano portare le feste natalizie è un contratto di lavoro per gli italiani disoccupati. 320mila le posizioni aperte per far fronte alla crescita della domanda. I settori che cercano di più sono quelli di commercio e turismo secondo le stime del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal.
A fronte di questa iniziale buona notizia - che diventa ancora migliore se si considera che entro febbraio 2019 di supererà il milione di nuovi contratti - va però subito detto che non si tratta nella maggior parte dei casi di assunzioni vere e proprie, ma di sottoscrizioni di contratti relativi al periodo “clou”. Saranno inoltre in minor numero rispetto all’anno passato le aziende che cercheranno nuove figure.

Come detto, turismo e commercio sono i settori che vedranno il maggior numero di new entry, 14mila in più rispetto a dicembre 2017. Le feste spingono avanti anche altri due settori, i servizi operativi alle imprese e alle persone e il comparto dei trasporti e logistica, che mostrano aumenti assoluti di oltre 7mila ingressi ciascuno.
Se da un lato ci sono questi settori “sempreverdi” che seguono il calendario delle festività e riescono nell’intento di trovare figure professionali, ci sono altri comparti dove recuperare nuove leve è più difficile. Tecnici specializzati, esperti di cloud, operai specializzati, professioni esecutive nel lavoro d’ufficio, esperti di sistemi informativi, esperti di comunicazione (marketing, commerciale, comunicazione e pubbliche relazioni), tecnici della vendita sono alcune delle figure professionali più “introvabili”. Un dato che in realtà fa a cazzotti con i tassi di disoccupazione italiani cresciuti, in termini percentuali dal 22% al 28% in un solo anno.
Quanto alle assunzioni, cala in un mese il numero di imprese che prevede di metterle in atto: scendono a 158.200 (pari all’11,6% del totale imprese dal 12,9% di novembre). E scende, sempre nello stesso arco di tempo, anche il numero di entrate messe in conto (319.320, con un tasso di entrata del 2,7%, dal 2,9% di novembre).