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Galli, assessore alla Cultura in Lombardia: «Più fondi alle bellezze della Regione»

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
07 maggio 2018 | 10:35

«Solo l'1% del bilancio della Regione Lombardia - ricordiamo che è di oltre 23 miliardi di euro - viene destinato alla cultura». Così ha detto Stefano Bruno Galli, neo assessore lombardo alla Cultura e all'autonomia.

Che continua: «Alla fine del mio mandato voglio tentare di salire almeno al 5% perchè un euro investito in questo settore consente di ricavarne cinque».

Stefano Bruno Galli (Galli, assessore alla Cultura in Lombardia: «Più fondi alle bellezze della Regione»)
Stefano Bruno Galli (foto: Aracne Editrice)

Una dichiarazione bellicosa - nei confronti dei suoi colleghi - quella di Stefano Bruno Galli. Poi rimarca: «La cultura è anche fattore di crescita e sviluppo in una Regione come la nostra ricca di bellezze artistiche, storiche e ambientali di interesse mondiale».

Galli è intervenuto a Brescia-Gardone Riviera-Toscolano alla presentazione del Festival musicale internazionale del Garda, giunto alla 60ª edizione, uno dei più longevi d'Italia, secondo solo a quello di Spoleto. L'apertura, a metà luglio, è affidata ad un concerto della prestigiosa orchestra Filarmonica della Scala di Milano.

(Galli, assessore alla Cultura in Lombardia: «Più fondi alle bellezze della Regione»)

A fianco dell'assessore, amministratori locali e quel vero e proprio vulcano di idee e manifestazioni che è Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani e del Musa, il museo di Salò che collabora con il museo della valle della Cartiera di Toscolano Maderno, un vero e proprio gioiello storico.

Il Festival unisce anche il Garda a Cremona all'insegna del violino di Gasparo di Salò. Quest'anno inoltre le due città con il Festival acque dotte, festeggiano i 60 della carriera musicale di Mina, la tigre di Cremona. Il tutto con un unico filo conduttore, le acque del Benaco e del Grande fiume. «Per una Lombardia plurale - ha sottolineato Stefano Bruno Galli - che vuole una cultura plurale».

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